di Bruno Fulco
Friulano Ca’ Vescovo 2010
Tipologia : D.O.C.. bianco
Vitigni : Friulano 100%
Titolo alcolometrico : 12,5 %
Temperatura di servizio : 8° – 10°
Produttore : Cà Vescovo
Prezzo : 5,00 Euro c.a
Un altro dei grandi vitigni italiani a “bacca bianca” è senza dubbio il friulano, di tradizione secolare e da sempre capace di regalare “bianchi” annoverabili tra i migliori della produzione nazionale.
Stiamo parlando di una vera eccellenza di rilevanza internazionale, tanto è vero che qualcuno, internazionalmente, approfittando di una lacuna legislativa ha provato ad usurparne il blasone, purtroppo riuscendoci.
Ma forse è meglio andare un passo indietro e fare un po’ di chiarezza: vi chiederete come mai, se il Friulano è uno dei migliori vini italiani, il suo nome non ci risulti così familiare come possono esserlo ad esempio, Chianti, Montepulciano, Verdicchio e Vermentino, tanto per fare qualcuno dei nomi più gettonati che associamo al concetto di grande vino italiano.
Proviamo a chiamarlo col suo nome originario: “Tocai” vi dice qualcosa? ma certo, il Tocai!!! Perchè non chiamarlo così? perchè non è più possibile! La storia del Friulano “ex Tocai” è travagliata, ed incredibilmente l’Italia ha avuto la peggio, anche grazie alla mancata prontezza dei nostri rappresentanti presso la Corte Europea che si sono fatti scippare quell’appellativo da sempre simbolo dell’espressione del territorio, del clima e della passione di generazioni di viticultori susseguitesi nella tradizione, per le quali il Tocai rappresentava il figlio legittimo della loro terra partorito dal lavoro della vigna.
L’Ungheria infatti ha rivendicato il nome Tokaj come proprio, e quindi a partire dal 31 marzo 2007 la Corte Europea ha decretato che questo non potrà più essere usato dai vitivinicoltori italiani. L’assurdità è che in Ungheria l’appellativo Tokaj che da il nome al vino, è quello relativo alla zona di produzione e non al vitigno utilizzato, che è infatti il Furmint con il quale viene realizzato questo vino dolce, da desset, che come tipologia nulla ha a che vedere con il nostro Friulano.
Questa lunga introduzione si rende doverosa per restituire a questo nobile vitigno Italiano il rispetto che merita e che gli rendono i numerosi produttori che lo coltivano e lo vinificano con una passione per nulla scalfita da un cambio di appellativo.
Una di queste Aziende è la Tenuta Ca’ Vescovo che in quel di Aquileia si dedica alla coltura della vite. In questi luoghi sin dal 572 a.c. il senato Romano inviò le prime colonie con il compito di sottomettere le popolazioni indigene e gettare le prime basi della viticultura, con il risultato di trasformare la zona, già da allora, in un importante polo enologico in grado di produrre vini di qualità sempre presenti sulle tavole imperiali di Roma.
Dai fasti imperiali ad oggi è passato un po’ di tempo, ma intatta è rimasta la vocazione del territorio che ancora è in grado di regalare vini di grande finezza, fiore all’occhiello della produzione italiana.
In questo scenario si trova la Tenuta Cà Vescovo che consta di ben 255 ettari di vigneto e si avvale della professionalità enologica di Franco Giacosa. Sotto l’ala della famiglia Zonin, vera eminenza della distribuzione enologica italiana ed internazionale, che ne distribuisce il marchio, la Tenuta Cà Vescovo ha avuto l’opportunità di avvalersi di tutta l’esperienza e l’innovazione tecnologica che un grande gruppo è in grado di garantire.
Il risultato è una produzione caratterizzata da un’eleganza in grado di motivarne la scelta tra i banchi della grande distribuzione. Il Friulano dell’ Azienda Cà Vescovo è un vino delicato, in cui si evidenziano lievi note di frutta matura a polpa bianca e fiori primaverili, di gusto asciutto, buona persistenza e finale leggermente ammandorlato: è particolarmente gradito nel periodo estivo ma sempre appropriato in abbinamento con carni bianche anche in salsa, primi ai sughi vegetali o di pesce, insalate ricche, antipasti delicati e naturalmente secondi piatti di pesce con condimenti non troppo elaborati.
Delle preparazioni presenti nel blog lo proverei con:
quindi questo vino me lo consigli con piatti leggeri e non carichi di sapore???
verdure e piatti delicati si sposano bene con questo vino
Vedo che si sposa molto bene con le verdure! L'ho provato e lo ricordavo, in effetti, come Tocai…Grazie, sto imparando tante cose con questa bella rubrica! Baci e buon week end! 🙂
la storia "Tocai-Friulano" è emblematica di come spesso i nostri "rappresentanti" non sappiano muoversi al meglio… vabbè, cmq gustiamoci questo vino con piatti delicati! Ciao
Un vino molto interessante e una grande azienda!
con questo vino si va a colpo sicuro!
Grazie Luca per questo post molto interessante, sono mooolto ignorante in materia forse perchè astemia ma è importante avere almeno un'infarinatura perchè alle cene mi piacerebbe saper abbinare il vino giusto!!!!! Grazie ancora e buona serata
lo scopo della rubrica è proprio quello di avvicinare le persone al vino, fornire un minimo di conoscenza per fare gli abbinamenti giusti! Ciaooo
@ Elena, sicuramente per i piatti che dici tu va bene ma puoi osare anche di più con il sapore basta non arrivare a piatti che facciano della struttura robusta la loro caratteristica principale.
@Valentina: grazie per l'apprezzamento alla rubrica, vedrai che a piccoli passi farete le vostra figura anche nei vini che mettete in tavola
ç Francy, grande azienda ma sopratutto grande territorio!!!!
@Mariangela seguendo questo percorso sicuramente come risultato minimo otterrai se non di abbinare il vino perfetto almeno di evitare l'errore grossolano
Bruno