Una settimana dedicata alla Cucina Toscana non può che aprirsi con la Ribollita, una delle ricette più famose. Una zuppa davvero gustosa, fatta con molti ingredienti saporiti accompagnati da pezzetti di pane raffermo, un abbinamento classico in molte ricette tradizionali di origine povera.
1/2 cavolo nero
1/2 verza
200 gr spinaci
250 gr pomodori maturi
400 gr pane casareccio raffermo
1 osso di prosciutto o cotenne di maiale tagliate a coste
prezzemolo
1 costa sedano
1 carota
1/2 cipolla
2 spicchi d’aglio
timo
pecorino grattugiato
2 l brodo vegetale
150 gr olio evo
sale
pepe
Quando ha preso colore nell’olio, versare il timo e le verdure tagliate grosse. Aggiungere sale, pepe e il pomodoro. Bagnare spesso con l’acqua dei fagioli e quando questi ultimi sono cotti versarne una quarta parte nella minestra mettendovi anche le cotenne.
Guarnire con i fagioli interi rimasti. Se si vuole la vera ribollita, lasciare la zuppa per il giorno seguente e rimetterla sulfuoco bassissimo. Versare al centro della pentola dell’olio evo, far bollire ancora lentamente facendo attenzione che la zuppa non si attacchi al fondo.
Adoor la ribollita ma trovare il cavolo nero dalle mie parti è davvero un avventura ma se lo trovo provo subito la tua ricetta!!baci,imma
lo so, alcune volte non è semplice trovare gli ingredienti adatti per certe ricette. Qui a Roma è più facile trovare il cavolo nero, che è essenziale per la ricetta. Approfitto del tuo commento per complimentarmi per il tuo blog, è fantastico, cerco spesso ricette "dolci" per far felici i miei amici!!! A presto, Luca
non trovo il cavolo nero! Neanche a Roma :)…vado a P.za Vittorio??
Dammi una dritta.
Buona serata Lalla
Ciao Lalla, in passato ho acquistato il cavolo nero nei mercatini bio, tipo biofiera. Ultimamente l'ho trovato spesso da Auchan (di Casalbertone), nel reparto verdura. Devo ammettere però che da qualche mese lo trovo, prima sembrava non esistesse a Roma. Ciaooooo
Ciao, anch'io adoro la ribollita e ne sto proprio facendo una che mi sparo durante la prox settimana. Non uso gli spinaci però, bensì il cavolo e anche il porro.
Devo dire che mai come quest'anno è facile trovarlo a Roma: al mercato (io vado in quello di via Orvieto a S. Giovanni) ma anche al supermercato (sma di piazza re di Roma, ad es)
Buona pappata
ammetto di non averla mai mangiata prima d'aver seguito il corso sulla Cucina Toscana, e devo dire che è subito diventata una della mie "minestre" preferite. E concordo con te, ormai è abbastanza disponibile il cavolo nero al mercato o nei supermercati. Ciaooo