Difficoltà Facile Preparazione 40 minuti (più 2 ore di lievitazione) Cottura 15 minuti
Facendo un conto approssimativo posso dire di averne mangiate 2 o 3.000. Sto parlando delle Graffe, come vengono chiamate a Napoli, o Ciambelle, quella magica invenzione che durante la colazione ti fa pensare contemporaneamente a 2 cosa: la magia di questo magnifico lievitato e la sofferenza del nostro fegato.
Ma si vive una volta sola quindi tra frutta, yogurt e cereali ogni tanto la mattina concedersi una Graffa non è un delitto. Avevo preparato ciambelle e ciambelline, zeppole e derivati vari ma mai le Graffe.
Considerato che al momento la vita sociale della famiglia è limitata alle passeggiate al parco ed alle visite ai nonni nei weekend mi capita di cimentarmi spesso con impasti di vario genere, e sabato sera Anto ed io ci siamo concessi la “Colazione di mezzanotte”. La ricetta che ho utilizzato è quella dei Krapfen di Luca Montersino.
Ingredienti (per circa 12 graffe):
300 gr farina manitoba (io Farina Garofalo w350)
80 gr zucchero
220 gr uova
80 gr burro
10 gr lievito di birra
2 gr sale
1/2 bacca vaniglia
Preparazione:
Versare la farina nella planetaria, aggiungere lo zucchero, il lievito di birra, gli aromi e metà delle uova e impastare. Non appena le uova sono incorporate e l’impasto inizia a prendere “nervo” unire poco alla volta le uova rimaste.
Lasciar lavorare ancora fino a ottenere un impasto liscio, elastico e omogeneo. A questo punto unire poco alla volta il burro in pomata e terminare con il sale. Modellare l’impasto in un panetto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e metterlo in frigo.
Quando sarà freddato, levarlo, stenderlo su una spianatoia infarinata a uno spessore di circa 2 cm.
Con un coppapasta, ritagliate tanti dischi di 7-8 cm di diametro e con un più piccolo, di circa 2 cm, eliminare un disco di pasta al centro.
Disporre le ciambelle su una teglia infarinata.
Coprire con pellicola per alimenti e far lievitare per circa 2 ore in un ambiente tiepido (30° C).
Scaldare l’olio a 160° C in una larga padella e friggerci i dischi di pasta, pochi alla volta.
Girare le graffe a metà cottura. Man mano che le graffe sono pronte, scolarle su carta assorbente da cucina, tamponandole leggermente.
Passare le graffe nello zucchero.
PS Ricordatevi di infarinare molto bene la teglia dove porrete a lievitare le graffe, altrimenti durante questo processo la pasta producendo umidità, si attaccherà sulla superficie.
PPS La frittura delle graffe deve essere molto dolce, a 160° C circa, se fosse troppo alta rischieremmo di bruciarli fuori e lasciarli crudi dentro.
PPPS Ricordate di non lasciare troppo tempo le graffe a scolare nella carta assorbente; se eliminate tutto l’olio lo zucchero non si attaccherà sulla superficie.
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la ricetta di montersino ma tua la scelta e la mano, magnifiche veramente
Grazie Gunther, le ricette di Montersino permettono sempre, con un minimo di manualità, d'ottenere ottimi risultati 🙂