Domani apre Fonderia, e sarà un bel momento. Perché è un posto dove si fondono alla perfezione gusto e design, perché ci sono dolci buonissimi, a tratti eccezionali, perché ci sono Camilla e Marco, raro esempio di fuga di cervelli (e stomaci in questo caso) al contrario, perché l’aria nuova che si respira potrebbe portar via un po’ dell’odore stantio di questo nostro paese per vecchi.
Non è una pasticceria con torte anacronistiche, non è una “pasticceria fashion” dove tutto ciò che è bello da vedere è una pugnalata per il palato a causa del sapore di cartone. E’ un concentrato di entusiasmo, esperienza, passione, capacità, innovazione. Due creativi uniti ad una bravissima pasticcera, i dolci non visti solo come panacea dei mali emotivi ma anche come golosi piccioni viaggiatori, portatori di messaggi e concept.
Ma Fonderia è anche, fondamentalmente, la base di un progetto itinerante, fatto di mostre, esposizioni, pic-nic, giochi, gare (confermo la mia partecipazione all’eventuale gara sul cheesecake): il luogo del riposo tra un viaggio e l’altro, un posto dove chiacchierare e scoprire, rilassarsi ed emozionarsi.
Forse sono rimasto così colpito da questo progetto perché l’ho scoperto in questa importante fase di transizione della mia vita, caratterizzata dal tentativo di trasformare la routine dell’ufficio in un qualcosa di diverso, naturalmente in ambito food. E ricoprire il ruolo di assaggiatore ufficiale, poco dopo i corsi di pasticceria con Luca Montersino e Giulia Steffanina, mi ha permesso di poter valutare in maniera completa e dettagliata i dolci.
Un bel pomeriggio, in compagnia di altri golosi, tra dolcetti, idee, speranze. Il mio vassoio era pieno di colori e sapori: dalla freschissima “Tarte au citron meringuée“, al delizioso “Macaron al caramello al burro salato“. Credo che il burro salato sia un ingrediente molto interessante in pasticceria, per creare contrasti sorprendenti e rinnovare sapori alcune volte troppo classici.
Poi è stato il turno del “Macaron al cioccolato” e del commovente “Chocolate fudge brownie“, che ho ricevuto anche in regalo: il punto di congiunzione tra la perfezione e la mia rinomata ossessione per gli zuccheri. Quindi il cioccolato caldo e la chiusura col botto, la “Cheesecake al caramello alle clementine“. Probabilmente avrei potuto mangiarne una decina di fette, ma per decenza non ho chiesto il bis.
Spero, sinceramente, che questo possa essere un progetto vincente, perché sono stufo di dolci antichi e pasticcerie tristi, perchè dobbiamo rinnovarci, perchè Camilla e Marco meritano di veder ricompensati il loro impegno, coraggio e sacrificio, perché Stefania (la pasticcera) maneggia con maestria frolle ed albumi, biscotti e creme.
Domani pomeriggio, dalle 16, ci sarà l’inaugurazione ufficiale, con cioccolato e biscotti, chiacchiere e risate. Vi consiglio di andarci: per gli appassionati sarà l’occasione giusta per assaggiare piccole delizie, per i curiosi l’opportunità per conoscere un nuovo modo di proporsi, di creare lavoro ed idee.
Se non sono riuscito a convincervi, meritate il pan di spagna confezionato!
A domani
Luca
Cappero Luca, ora sei anche assaggiatore ufficiale di dolci!! Complimenti!! Peccato che domani non posso …il burro salato nei dolci regala quel "quid" particolare che adoro. Spero di rivederti presto anche io mi sembra che ne hai di cose da raccontarmi!! Per ora un grande bacio Claudia
Ciao Claudia, che piacere ricevere il tuo commento! Ora faccio anche l'assaggiatore, porto avanti 1000 impegni e progetti tra corse continue ed incastri, come dite a roma "non so più a chi da' i resti"! 🙂 Sarò ad Identità golose per la giornata di domenica 10 febbraio, tu ci sei? Potremmo incontrarci lì, altrimenti ci vedremo (spero presto) al prossimo evento romano. Tu come stai? Tutto ok? Un bacio
Il pandi Spagna confezionato, vade retro satana!! in bocca al lupo ai titolari.
Roberto Gracci