Sempre più spesso capita di vedere in cucina persone che si cimentano con preparazioni complicatissime, o che magari tentano di stupire con piatti ad effetto. La tradizione, quella vera, essenziale, che chiunque vuol lavorare in una cucina professionale dovrebbe conoscere, è purtroppo sovente trascurata.
Una riflessione nata sfogliando “I sughi e le salse (nella cucina della tradizione regionale)“, il testo che l’Accademia della cucina Italiana ha dedicato a quelle ricette che si tramandano da generazioni e che caratterizzano le tradizioni locali e regionali dei vari territori del nostro paese. Piatti spesso molto semplici, dai sapori essenziali, che consentono però di portare in tavola porzioni di storia.
Come saprete sono campano d’origine, ma i 15 anni trascorsi a Roma mi hanno fatto propendere, al momento della scelta della ricetta, per uno dei capisaldi del Lazio, le “Penne all’arrabbiata“. Mi sono concesso una licenza poetica, eliminare il prezzemolo che non amo particolarmente, ma l’inconfondibile forza del peperoncino ha reso il piatto davvero irresistibile!
Penne all’arrabbiata
Ingredienti (per 4 persone)
400 g di Penne rigate
500 g di Pomodori pelati
Peperoncino
1/2 bicchiere di olio extravergine d’oliva
2 spicchi d’Aglio
Prezzemolo
Sale
Preparazione
In una capiente padella far soffriggere l’olio, l’aglio tritato ed il peperoncino. Quando l’aglio è appena biondo aggiungere i pomodori spezzettati, salare e far cuocere con il coperchio per circa 10 minuti.
A parte lessare le penne in abbondante acqua salata, toglierle quando sono ancora al dente e saltarle nella padella contenente il sugo all’arrabbiata. Prima di servire aggiungere il prezzemolo tritato. Non aggiungere il formaggio grattugiato!
PS a Roma si aggiungono, nel soffritto, dadini di prosciutto e si condisce la pasta anche con pecorino grattugiato.
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