UN TRANQUILLO WEEKEND DI ... RELAX IN UMBRIA, DA "LA CORTE DEL LUPO"

Il casale de “La Corte del Lupo”

Quando si va in vacanza, breve o lunga che sia, di solito si parla del posto, della struttura, della bellezza del mare o della montagna, dei ristoranti nei quali abbiamo cenato, dei posti che abbiamo visitato nelle vicinanze.

Potrei fare lo stesso per il weekend che abbiamo trascorso presso “La Corte del Lupo“, perché sono tante le cose da dire. Ma dopo aver passato lì 2 giorni intensi, non posso che iniziare dalle persone.

Perchè Andrea, Marcella e Massimiliano (in rigoroso ordine alfabetico) sono “puri”. Non trovo altra definizione, potrà farvi ridere, potrà sembrarvi retorica (ma chi mi conosce sa che sono cinico fino all’immoralità), ma è così. Ho scoperto 3 persone che hanno capito cosa volevano fare e, differenza sostanziale con il 99% delle persone che pensano ma non agiscono, l’hanno fatto.

Sono sereni, disponibili, appassionati, sorridenti. Per completare il quadro devo però aggiungere anche il piccolo Giulio e l’entusiasta Chinotto, il cane di casa. Belle persone che gestiscono un posto fantastico, incastonato in un paesaggio fatto di colline verdissime che arrivano fino all’orizzonte. Il rinomato fascino dell’Umbria.

C’è la tranquillità che noi “metropolitani” desideriamo ogni giorno, ci sono ritmi diversi, che ricordo appartenere alla mia infanzia. Il tempo è scandito in maniera naturale, senza frenesia. Ci hanno ospitato in un modo fantastico, in un weekend caratterizzato da riposo, risate e tante cose buone da mangiare.

Ad ogni foodblogger (con famiglia al seguito) era dedicata una bella camera di questo casale accogliente. Ma non ci siamo solo riposati: abbiamo avuto la possibilità di conoscere una coppia di norcini, padre e figlio, che ci hanno insegnato come lavorare la carne del maiale.

Due persone umili, competenti, disponibili che hanno mostrato la tecnica per valorizzare la materia prima a disposizione. E’ sicuramente un’attività particolare che può non piacere a tutti, ma che io ho trovato estramente interessante. Mangiamo tante cose senza sapere da dove provengano o magari, proprio nel caso della carne, non sappiamo neanche a quale parte di un animale corrisponda un determinato taglio.

Ascoltare i loro racconti, gli aneddoti, scoprire le tecniche di conservazione: una mattinata interessante, formativa, alla quale ho partecipato attivamente, tagliando la carne, impastando le salsicce, osservando i tagli.

La carne proveniente dal loro allevamento è solo la punta dell’iceberg di una produzione praticamente completa ed autosufficiente: dalla frutta alla verdura, dalle conserve all’olio, passando per marmellate e sughi, a La Corte del Lupo si produce tutto!

Ho potuto assaggiare alcune cose eccezionali, come i salumi (dal lardo, alla pancetta e soprattutto il salame con il fegato), ma anche i formaggi di Walter Facchini, tra i quali debbo necessariamente menzionare quello “con” il tartufo (e non “al” tartufo, differenza importante). E poi le composte, quella di cipolle rosse (ormai un must per me) e la sorprendente “zucchine e zenzero“, un’illuminazione culinaria per il sottoscritto.

Il sabato sera noi blogger abbiamo rovinato ed incasinato la cucina preparando vari piatti con la carne lavorata in precedenza. Io ho preparato degli involtini di prosciutto di maiale con crema di patate al latte e composta di ciliege (pubblicherò la ricetta nei prossimi giorni) e tra gli altri piatti devo necessariamente citare la buonissima pancetta croccante di Federico.

Ma tutti i piatti erano buoni e particolari: le mie “colleghe” Ramona, Valentina, Claudia e Vissia hanno dato il meglio di sé, e Sonia e stata una buona cavia. Ogni pasto si è concluso con un (abbondante) giro di liquori (quello alla Salvia è fantastico): per una volta il vero Km0 era quello tra tavola e letto, e noi maschietti ne abbiamo approfittato.

C’è stata armonia come se ci conoscessimo da sempre. I bimbi che “aravano” il giardino con mille scorribande, il relax in piscina, le chiacchiere, i racconti, il bigliardino, il casatiello che ho preparato per i padroni di casa, la braciata con una tavolata lunga, rumorosa, felice, affamata.

Torneremo sicuramente perché vogliamo vedere come si preparano i salumi in inverno, perché vogliamo riposarci e rilassarci in questo luogo così piacevole, perché vogliamo riassaporare quel sorprendente clima familiare che abbiamo trovato ma soprattutto perché vogliamo rivedere Andrea, Marcella, Massimiliano, il piccolo Giulio e l’entusiasta Chinotto, i nostri nuovi amici.