La nuova soluzione “Box Dispensa” di Too Good To Go offre la possibilità ai consumatori di poter usufruire di alimenti ancora buoni ma a rischio spreco, direttamente dalle aziende alimentari, a prezzi vantaggiosi
Too Good To Go, l’azienda ad impatto sociale ed il più grande marketplace mondiale per le eccedenze alimentari, che dal suo arrivo in Italia nel 2019 ha contribuito a salvare oltre 13 milioni di pasti, lancia in Italia Box Dispensa, un nuovo servizio che dà la possibilità agli utenti di intervenire sullo spreco alimentare che già avviene durante la fase di produzione della filiera, e che si stima essere del 18% dello spreco totale di cibo (Eurostat), salvando del buon cibo a prezzi vantaggiosi.
Box Dispensa interviene proprio in questo momento, consentendo alle aziende alimentari di dare una seconda vita ad alimenti ancora buoni che verrebbero altrimenti sprecati prima di arrivare sugli scaffali di supermercati e negozi, e agli utenti e alle famiglie di poter acquistare prodotti ancora buoni a prezzi vantaggiosi. Tra i partner che hanno aderito all’iniziativa, alcune tra le più importanti aziende del panorama alimentare italiano ed internazionale come cameo, Elah Dufour Novi, Eridania, Fruttagel, Gruppo Bauli, Gruppo Montenegro, Mutti, Polli, Riso Scotti e Sperlari.
Ad ognuno la sua dispensa
Quali alimenti sono i protagonisti delle Box Dispensa? Si tratta di prodotti tipicamente presenti nelle dispense degli Italiani e che prevedono scadenze fino a 2 mesi, come ad esempio cereali, biscotti, grissini, pasta, riso, zuppe, legumi secchi, sottolio e sottaceti. O ancora sughi e salse pronte, carne e pesce in scatola, conserve, caffè, succhi e cioccolato. Alimenti che, a causa di previsioni errate, errori operativi o di stampa sulle etichette, spesso non possono essere messi in vendita, con un grande impatto ambientale, oltre che economico. Ed è proprio qui che Too Good To Go intende offrire un contributo significativo nella riduzione degli sprechi.
Come funziona Box Dispensa
I prodotti delle aziende alimentari, buoni e perfettamente adatti ad essere consumati, sono inseriti e miscelati in grandi Box Dispensa, a disposizione degli utenti al 50% del prezzo di vendita. Queste box sono ordinabili nella nuova sezione “Consegna” della app di Too Good To Go e possono essere ritirate presso pick-up point designati, offrendo così maggiore flessibilità agli utenti. “Lo spreco alimentare è un problema enorme che coinvolge tutti i protagonisti della filiera. Mentre le nostre Surprise Bags hanno aiutato rivenditori e negozi a salvare cibo, siamo consapevoli che una grande quantità di cibo perfettamente integra, buona e adatta ad essere consumata andrà ancora sprecato durante la fase di produzione. Ecco perché siamo entusiasti di lanciare Box Dispensa in Italia in collaborazione con alcune delle più importanti aziende dell’industria alimentare italiana ed internazionale”, dichiara Mirco Cerisola, Italian Country Director di Too Good To Go.
Una nuova soluzione in un modello di business win-win-win
Le Box Dispensa, come le Surprise Bags, offrono molteplici vantaggi in un’ottica vincente per tutti. Da una parte aiutano le aziende a ridurre il loro impatto ambientale attraverso la riduzione degli sprechi alimentari, ottimizzando la loro operatività e beneficiando di una maggiore visibilità di prodotto; dall’altra, offrono ai consumatori la possibilità di provare nuovi prodotti a prezzo ridotto, generando un impatto positivo per il pianeta in termini di cibo salvato. Oltre a risultare una soluzione più sostenibile, anche in termini economici, in fase di acquisto di beni alimentari. “Anziché lasciare che un prodotto buono vada sprecato solo perché non adatto ad essere messo a scaffale, i consumatori possono ora acquistarlo direttamente dalle aziende produttrici, riducendo sprechi di cibo e creando un circolo virtuoso in grado di impattare positivamente sulle proprie scelte, sull’economia del settore e sull’ambiente. Box Dispensa è una perfetta soluzione win-win-win: fa bene all’efficienza dei produttori, fa bene ai budget delle famiglie e fa bene al pianeta” conclude Mirco Cerisola.
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