Un meticoloso censimento di centinaia di piccole realtà locali del territorio abruzzese, artigiani dell’enogastronomia che quotidianamente realizzano prodotti unici per caratteristiche e tipicità delle lavorazioni. Il risultato finale ha tanti nomi, ben precisi: dalla Ventricina del teramano al peperone dolce di Altino, passando per il Canestrato di Castel del Monte, la Cipolla bianca di Fara Filiorum Petri, il Miele dell’appennino aquilano, la Mortadella di Campotosto e la Salsiccia di fegato aquilana. Sono solo alcuni dei prodotti selezionati da tre ragazzi abruzzesi (di Lecce dei Marsi, in provincia de L’Aquila) e portati a Roma nel loro bistrot “Sottocasa, non il solito Abruzzo”.
Aperto da quasi un anno e mezzo, il locale offre una vasta scelta di primizie del territorio: un bancone ricco di formaggi e salumi, le confetture e naturalmente grande spazio per vini e birre artigianali. Un mix che grazie alla consulenza di Lady Chef Antonella De Titta, facente parte del sodalizio Lady Chef Abruzzo, ha dato vita ad un goloso menu che comprende panini, taglieri e bruschette. Nulla è stato lasciato al caso ed infatti il resto del menù è stato completato con il supporto di storici gastronomi tra cui il maestro Tino Fortunato Di Sipio, professori e autori di libri come Gino Primavera e Candido Calabrese e food blogger sempre con profonde radici abruzzesi, perché Sottocasa non vuole solo far assaggiare l’Abruzzo, ma anche poterlo raccontare.
Un lavoro non sempre semplice, che ha portato i ragazzi a confrontarsi anche con artigiani che non erano interessati alla loro ricerca ed all’obiettivo di far conoscere a Roma prodotti unici di una terra affascinante. Aperto tutti i giorni a cena, ad a pranzo il lunedì e mercoledì, da Sottocasa è anche possibile acquistare tutto ciò che si trova sugli scaffali del locale situato in via dei Crispolti, in zona Tiburtina. Il consuntivo di questa prima fase del progetto è gratificante: molte persone del quartiere sono oramai fidelizzate e sono tanti i clienti abituali che tornano spesso per provare i nuovi panini presenti nel menu.
Settimana scorsa ci sono stato per pranzo, e devo dire che il giudizio è davvero positivo. Andrea, uno dei proprietari, è un ragazzo pieno di passione che parla con grande trasporto della sua terra. Il locale è rustico ma molto accogliente, la grande vetrina ricca di prodotti invoglia a provare ogni cosa. Ho aperto il mio pranzo con un gustoso tagliere ricco di salumi e formaggi, varie stagionature e lavorazioni, abbinamenti con le confetture ed una magnifica ricotta a chiudere questo primo assaggio. È stato poi il turno dei panini, e non potevo esimermi dal provare il loro cavallo di battaglia, il Sottocasa con le pallotte cacio e uova (piatto povero con pane raffermo, uova e formaggio), crema di formaggio caprino, una composta di pere e miele ed una insalatina di rucola, zenzero ed anacardi. Un panino veramente buono, goloso, ricco di sapore e sostanza, che parte dalla tradizione ma viene reso elegante dai vari abbinamenti.
È poi stato il turno del “Salame e non solo” perfetto connubio tra tradizione e innovazione con un salame schiacciato di tipo Aquila, pestato di pomodori secchi, zucchine con mandorle e menta e composta d’uva Montepulciano. Anche in questo caso ho potuto particolarmente apprezzare, oltre alla qualità delle materie prime, un pane di ottima fattura, croccante all’esterno e morbido all’interno, che assorbe i liquidi ed i succhi dei prodotti per completare nel migliore dei modi l’esperienza d’assaggio. La chiusura è stata di quelle che lasciano il segno: una bruschetta con lardo, pepe e gocce di miele al tartufo, una carezza per il palato. Sottocasa è un posto di sostanza, un locale nel quale poter mangiare sapori veri, spesso colpevolmente dimenticati, che diventano conforto anche per l’anima.
Sottocasa Food
Via dei Crispolti, 102
Roma
Tel. 0698186150
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