Signorvino, la catena di enoteche con cucina creata da Sandro Veronesi inaugura il terzo store romano
Un hub del gusto dedicato soprattutto agli amanti del grande vino italiano e ai palati in cerca delle etichette più interessanti del panorama nazionale, e a tutti i gourmand attenti agli eno-abbinamenti con i migliori prodotti tipici selezionati dai territori regionali. Tutto questo, e molto altro, è Signorvino, la catena di enoteche con cucina lanciata nel 2012 da Sandro Veronesi che l’8 giugno inaugura il terzo store capitolino (il ventiduesimo in Italia) portando nel cuore storico della città il suo format tra eccellenza enogastronomica, degustazioni ed eventi che orbitano nell’universo wine&food.
Le aperture a Roma
Dopo le aperture di Castel Romano e Centro Maximo, l’enocatena del Gruppo Calzedonia apre finalmente i battenti nel centro storico di Roma, nella splendida piazza Barberini. Non un semplice negozio dove scegliere la bottiglia giusta ma un autentico polo di riferimento per esplorare gli scenari enologici d’Italia accompagnati da uno staff di professionisti del settore. Nel nuovo spazio Signorvino è possibile infatti acquistare una bottiglia per qualsiasi occasione, pranzare o cenare a un passo dalla Fontana del Tritone di Bernini, godersi un aperitivo degustando un bouquet di abbinamenti sempre nuovi, partecipare a sessioni di wine-tasting, corsi di avvicinamento al vino per i neofiti o masteclass per gli appassionati.
Un catalogo con oltre 2000 etichette
Oltre 2000 le etichette in catalogo, rappresentative dei territori italiani a maggior vocazione vinicola. Per una selezione da intenditore che incrocia nomi blasonati e piccole produzioni, frutto di un intenso lavoro di scouting tra i filari del Belpaese, inoltrandosi fino ai suoi confini più estremi. È così che negli scaffali di Signorvino trovano posto le etichette prestigiose – dal Masseto al Sassicaia, fino al Barolo Monfortino di Giacomo Conterno – ma anche quelle di piccole aziende spesso introvabili. E tra le rarità c’è perfino il Vitovska di Matej Skerlj, scovato a cavallo fra il Carso e la Slovenia. Mentre arrivano dal Lazio i vini più amati dell’Azienda Falesco e due chicche enologiche come il Verdicchio Anfora “De Coccio” e il Roma Doc “Capoccia” della cantina Tenimenti Leone.
La proposta gastronomica
Accanto alla sua sofisticata enoteca, Signorvino ha sviluppato un concept gastronomico che mette al centro il connubio vino-cibo e la qualità di prodotti e materie prime, preferendo le filiere virtuose e i presidi Slow Food per garantire freschezza e genuinità. Il suo menu è in continua evoluzione, con un occhio particolare alla stagionalità e alla sperimentazione sui piatti della nostra tradizione. Nello store di piazza Barberini, oltre al classico dei classici – gli Spaghetti c’a Pummarola – non poteva dunque mancare uno dei capisaldi della cucina romanesca: la Carbonara. Che si aggiunge alla gustosa carta dei piatti «signature» in omaggio al vino. Come le Tagliatelle al Barolo, il Galletto con patate e mayo al Gewürztraminer e il Signor burger con pane al vino rosso.
Estremamente interessante la selezione di salumi e formaggi DOP e IGP selezionati dai food specialist di Signorvino: dal Prosciutto Cotto San Giovanni Capitelli alla Mortadella Favola Gran Riserva Palmieri e il Prosciutto di Parma DOP 24 mesi Piazza Peppino, mentre tra i formaggi ci sono anche il Caprino in crosta di pistacchi, il Testun al Barolo Marenchino, il Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi Gennari e il Gorgonzola piccante DOP Baruffaldi.
Il calendario di eventi
Infine, a partire dal prossimo autunno, Signorvino si prepara ad ospitare un calendario di eventi dedicati ai wine lovers, con un ciclo di lezioni per ogni palato – dal Corso introduttivo di avvicinamento al vino fino agli Approfondimenti enoici pensati per gli intenditori intorno a tutte le sfumature dei grandi vini italiani – e una serie di cene in formula degustazione con pregiati abbinamenti food-wine.
Il mio giudizio
Le mie impressioni? non serve di certo il mio giudizio per certificare il successo di un format che da anni fidelizza clienti e apre nuove sedi, ma è chiaro che poter osservare in prima persona la profondità del catalogo, la bontà della cucina, la bellezza degli ambienti e la modernità del progetto (tra acquisti online e forte presenza digitale) non può che confermare quanto di buono avevo letto negli ultimi tempi. Un’insegna di qualità che potrà far bene soprattutto con la ripresa dei flussi turistici ma che già rappresenta un indirizzo “sicuro” nella pletora di proposte gastronomiche del centro di Roma
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