La sfida di Signorvino nell’anno più duro, nel periodo più drammatico per la ristorazione, prosegue facendo fede a tutti i progetti annunciati: ha infatti aperto il suo 22esimo negozio, nel cuore della capitale, in piazza Berberini
Nel 2020 le aperture dell’enocatena del Gruppo Calzedonia avevano toccato le città di Parma e Roma al Maximo Shopping Center per poi arrivare nel 2021 a Milano zona Navigli e Fidenza. Ora giunge l’inaugurazione del nuovo punto vendita in Piazza Barberini a Roma, un’apertura che per adesso riguarda soltanto il lato enoteca, in attesa di partire prestissimo con la ristorazione.
Un progetto in costante evoluzione
“Nonostante il periodo di incertezza sembri permanere, il nostro percorso di crescita non vuole fermarsi perché crediamo molto in questo progetto. Per noi l’apertura di un punto vendita nel centro di Roma è un traguardo importante ed una nuova partenza di un locale per noi strategico ed anche dal forte valore simbolico – così commenta Federico Veronesi, general manager di Signorvino – I nostri negozi raccolgono insieme in un unico spazio e in un’atmosfera amichevole, un’ampia selezione di vino dalle cantine di tutta Italia, piatti di qualità, aperitivi e molte possibilità di acquisto take away; questo è un segno di come la nostra offerta continui ad arricchirsi per soddisfare i clienti più esigenti in ricerca di un’esperienza autentica. Desideriamo che Signorvino diventi il punto di riferimento per i cittadini romani, un nuovo punto d’incontro per tutte le generazioni di giovani, adulti, studenti e professionisti”.
Lo sviluppo dell’e-commerce
Ma le novità non riguardano soltanto le inaugurazioni. Lo scorso giugno è stato implementato un nuovo metodo di vendita. Seguendo una strategia incentrata sul concetto di omnicanalità, sono state attivate soluzioni di delivery secondo il metodo O2O (OnLine To OffLine). Partendo dal canale E-commerce adesso sono molteplici le possibilità di selezione e di acquisto per il consumatore. È infatti possibile prenotare il proprio ordine in store oppure on line e ritirarlo personalmente; usufruire del canale e-commerce per ricevere le bottiglie selezionate gratuitamente in tutta Italia.
“L’implementazione di questo metodo combinato di vendita basato sul concetto di omnicanalità è un ulteriore mezzo per poter far vivere l’esperienza Signorvino. Vogliamo promuovere il vino italiano stando vicini ai nostri clienti, mettendo loro a disposizione, in maniera semplice, una grande selezione di etichette. I nostri esperti sono comunque in prima linea per consigliare il consumatore verso un acquisto sempre più consapevole” commenta Luca Pizzighella, Brand Manager Signorvino.
La gamma delle referenze
In questi mesi gli Wine Specialists di Signorvino hanno lavorato per ampliare ancora di più la gamma di referenze presenti negli store che supera le 2000 etichette tutte italiane, rappresentative del meglio della produzione vitivinicola del nostro Paese, vini prodotti da aziende note e provenienti da produzioni di nicchia, per tutte le tasche.
Prosegue la ricerca della proposta enogastronomica partendo dalla selezione di produttori seri ed attenti che possano garantire i massimi standard qualitativi. Da parte dei Food Specialist c’è un controllo diretto della filiera produttiva ed un rapporto personale con chi lavora ogni giorno per consegnarci prodotti freschi e genuini. I menù, in continua evoluzione, presentano piatti legati alla stagionalità, tipici della tradizione, ma sempre con un taglio innovativo grazie agli studi effettuati direttamente in cucina. In cucina viene utilizzata una grande selezione di salumi e formaggi DOP e IGP provenienti da tutta Italia e presidi Slow Food.
I numeri di Signorvino
Signorvino, catena di negozi di vino specializzati, nata nel 2012 che fa capo al Gruppo Calzedonia (2,3 miliardi di fatturato e 32 mila dipendenti), ha chiuso il 2019 con un giro d’affari complessivo – fra ristorazione e vino – di oltre 30 milioni di euro con una crescita del 10% circa rispetto all’anno precedente.
Nel 2020 è si è registrato un netto calo di giro d’affari in parte sostenuto dal Delivery, dal Take away e soprattutto dal canale on line che ha segnato un incremento relativo alle vendite web di oltre il 70%.
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