Quale che sia il tuo segno zodiacale, la parola d’ordine per il 2021 è “cortese”.
Nell’ambito delle celebrazioni del “2021 Anno del Cortese”, voluto da Regione Piemonte per valorizzare lo storico vitigno autoctono piemontese di cui il Gavi è la massima espressione, il Consorzio Tutela del Gavi ha chiesto ad Andrea Gori e Giulia Graglia, autori di “Divinando Le stelle nel bicchiere”, di indagare la natura astrologica del Gavi Docg. Ecco il perché della degustazione guidata delle tre tipologie del Grande Bianco Piemontese – Annata, Riserva, Spumante – associata ai segni dello Zodiaco per esplorare le affinità e evidenziare buoni auspici per i prossimi mesi, che si è svolta questa mattina.
Gli obiettivi dell’iniziativa
“L’obiettivo non è tanto capire a quale segno possa piacere una determinata tipologia di vino – spiega Andrea Gori, wine critic e oste accompagnato da Giulia Graglia, astrologa e creativa – “quanto piuttosto leggere le similitudini caratteriali e di personalità tra persone e vini per augurare a tutti quanti un brindisi per un “cortese” 2021, anno in cui il desiderio universale è di lasciarsi alle spalle i mesi pandemici che ancora stiamo vivendo”.
E così bicchiere in mano, naso nel calice e calendario di fronte, si scopre che se il Gavi di per sé incarna bene lo spirito del Toro, nelle sue tre tipologie può adattarsi in maniera sorprendente ai segni zodiacali e ai loro gusti specifici. Oltre alla suddivisione dei segni zodiacali secondo le classiche dodici case e i quattro elementi (fuoco, terra, aria e acqua), c’è anche un terzo modo di raggrupparli, un po’ più per “tecnici” del settore astrologico. Si tratta della tripartizione fra segni cardinali, segni fissi e segni mobili, quello che meglio si adatta ad un parallelismo con le diverse tipologie di vino.
I segni cardinali
I segni cardinali sono quelli che danno l’avvio a ciascuna delle quattro stagioni: ariete (primavera), cancro (estate), bilancia (autunno) e capricorno (inverno). Incarnano quindi le caratteristiche tipiche della giovinezza e l’impulsività coraggiosa di chi inizia un percorso. Siamo di fronte all’abbinamento perfetto con il Gavi Annata, che contiene in sè, già da giovane, gli aspetti migliori della propria evoluzione, che svelerà quando sarà maturo, così come fanno le stagioni, quando entrano nel loro pieno.
I segni fissi
E quando le stagioni entrano nel loro pieno ci sono i segni fissi a rappresentarle: toro (primavera), leone (estate), scorpione (autunno) e acquario (inverno). Questi sono i segni che non amano troppo i cambiamenti, a cui piace che vengano confermate le loro certezze. Quale Gavi può essere più adatto a loro del Riserva? E’ un vino che vede confermate le proprie caratteristiche connaturate, provenienti dal terroir e dal vitigno d’origine, grazie alla volontà dei produttori di perpetuarne le potenzialità.
I segni mobili
Chi invece non teme né le fughe né i cambiamenti sono i segni mobili, situati alla fine delle quattro stagioni: gemelli (primavera), vergine (estate), sagittario (autunno) e pesci (inverno). In tutti questi casi, ormai la stagione in atto è quasi alla fine e si sente già nell’aria l’arrivo di quella successiva. Questi segni restano in bilico fra due tendenze, fanno parte di una realtà ma vorrebbero già traslare in un’altra, sono volubili, mutevoli e frizzanti, impossibili da arginare. Quasi pleonastico assegnare a loro il Gavi Spumante, capace di trasformare la stoffa di un vitigno importante in leggiadria, attraverso l’effervescenza che porta il cuore verso l’alto.
“Con questo viaggio tra le stelle” – commenta Roberto Ghio, Presidente del Consorzio Tutela del Gavi – “vogliamo prima di tutto mandare un messaggio positivo. La denominazione ha retto bene l’impatto della pandemia, segnando nel 2020 un + 1% in termini di bottiglie prodotte e senza diminuire il suo impatto nell’export, dove rimane presente in ben 100 Paesi nel mondo. Ci auguriamo quindi che quest’anno sia veramente e finalmente un Anno Cortese, da festeggiare con un bicchiere di Gavi in mano”.
Lascia un commento