Mi viene sempre da ridere quando sento dire che la macchina del tempo non è stata ancora inventata.
Perché in realtà basta andare in #Puglia (ma anche in molti altri posti del nostro paese con affaccio sul mare) e varcare la soglia di uno dei tanti locali nel cui nome è compresa la parola Ricci per ritrovarsi immediatamente catapultati nel 1984 o 1989.
Il post di oggi non è quindi dedicato ad un ristorante in particolare, ma ad una consuetudine, quella di pranzare al mare nelle giornate estive.
La domenica al mare
Nella zona compresa tra Torre Canne e Savelletri, a Fasano, sul lungomare ci sono molti locali dedicato a questo meraviglioso prodotto locale, il riccio. Dall’Oasi del Riccio a Ricciolandia passando per tante altre insegne, la moltitudine di proposte gastronomiche consente di poter vivere un’esperienza davvero unica.
Potrete imbattervi in locali in legno con annessa veranda, ritroverete tavoli e sedie in plastica, tovaglie di carta, un servizio di sala dalla straordinaria efficienza in quanto a tempistiche ed allo stesso tempo caratterizzato da una vena a dir poco naif per quel che concerne il modo di relazionarsi.
La prova d’assaggio
A prescindere da ciò che avrete ordinate, le portate arriveranno al tavolo in base ad un ordine randomico: ecco quindi prima il fritto di moscardini (normale), e un primo piatto di cozze ripiene e fritte (molto buone). Poi è il turno degli Spaghetti con i ricci (buoni ma poco sapidi), quindi l’altro piatto di cozze ripiene e fritte, il tutto ad un ritmo vertiginoso. Si passa poi agli Spaghetti cozze e vongole (davvero buoni) e alla Frittura mista con gamberi, calamari, polpi e paranza, abbastanza buona. A questo punto si rende necessario il sorprendente “Sciacqua pesce” (il sorbetto al limone) davvero ben eseguito nella sua semplicità ed estremamente funzionale.
Ricci, cozze, vongole, moscardini, calamari, gamberi: tutto servito a temperature elevatissime, tutto romantico. Si pranza in poco più di 1 ora spendendo circa 20 euro a persona. A volte si possono mettere da parte le guide per vivere un’esperienza un po’ grottesca ma sicuramente gustosa.
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