I nuovi percorsi di degustazione ideati da Cristian Spagnoli portano l’autunno in tavola al Mi View, il ristorante più panoramico di Milano
Poter osservare praticamente tutta Milano (dal Duomo alla Torre Branca al vicino stadio Meazza, passando per Citylife e Porta Nuova) da una sala elegante, accogliente, impreziosita da ampie vetrate che esaltano la luce del giorno e valorizzano quelle della notte. Accade al Mi View Restaurant, la realtà gastronomica situata al ventesimo piano del World Join Center al numero 30 di Viale Achille Papa a Milano, zona Portello, un magnifico punto d’osservazione su tutta la città. Un luogo che desta grande interesse per il connubio tra un ambiente estremamente raffinato, studiato in ogni minimo particolare, ed un’anima culinaria artigianale, legata ai 25 anni di storia della più grande manifestazione internazionale dedicata alle micro e piccole imprese: Artigiano in Fiera. Qui infatti le materie prime vengono selezionate direttamente presso aziende agroalimentari che ogni giorno, da generazioni, sono dedite alla produzione del bello e del buono, anche preservando antichi metodi di lavorazione.
Il valore dell’artigianalità
Mi View inizia così un racconto che si muove sulle note della semplicità, della tradizione e della continua ricerca di eccellenze artigianali da far scoprire agli ospiti grazie alle proposte gastronomiche. La qualità e le caratteristiche dei prodotti stagionali, rigorosamente selezionati all’interno del network di artigiani che gravita attorno alla manifestazione Artigiano in Fiera, vengono perfettamente esaltate dalla capacità creativa e dall’ingegno dello chef che ha dato vita a nuovi accostamenti di sapori autunnali intensi ma equilibrati.
I percorsi d’autunno del Mi View Restaurant
Ad esaltare le materie prime ci pensa lo chef Cristian Spagnoli, che potendo contare su talento e esperienza, quotidianamente trova soluzioni gustative di rilievo, che in questo periodo hanno la forma di due nuovi percorsi di degustazione e di una intrigante proposta alla carta. Anche in questo caso ci troviamo dinanzi a due differenti filosofie che però riescono a convivere in grande armonia: da un lato “Espressione” percorso composto da dieci portate che spaziano tra diverse tradizioni gastronomiche, da quella italiana a una più europea e internazionale che si incontrano in piatti dal forte carattere; dall’altro “Nulla è come sembra” che propone un percorso di sei portate grazie alle quali Spagnoli rende protagonista la tecnica con soluzioni gastronomiche d’alta cucina.
Per chi invece non volesse fare un’esperienza completa tra i percorsi, lo chef ha introdotto anche una nuova proposta alla carta, che raggruppa i singoli piatti in tre grandi macro aree così identificate: “Per Iniziare”, “Carboidrati”, “Main Courses” e i “Dessert”.
Sala e Cucina, Cucina e Sala
Il grande lavoro di squadra della brigata che opera nell’ampia cucina a vista viene valorizzato di un team di Sala di ottimo livello, guidato dalla Maitre Monica Angeli, giovane e preparatissima sommelier che accoglie gli ospiti con la sua eleganza e la sua vasta competenza relativa alla conoscenza dell’universo enologico: la sua carta dei vini accoglie più di 400 etichette. Con i nuovi percorsi di degustazione, inoltre, vengono introdotte diverse tipologie di wine pairing, compreso una inedita verticale di solo Pinot Nero dal mondo.
La prova d’assaggio
Un benvenuto che sottolinea la capacità tecnica di Spagnoli, grazie a vari assaggi di rilievo, ed un cestino del pane accompagnato da una golosa selezione di varie tipologie di burro apre la nostra cena, che ci consente di poter provare alcuni piatti di entrambi i percorsi di degustazione. Si inizia con la Patata in trasferta (Patata Linzer, alici di Menaica e uva fragola), piatto che evidenza la voglia da parte dello chef di trovare una inaspettata sintonia tra ingredienti apparentemente dissonanti, percorso creativo confermato anche dalla successiva portata, il Giro di perle (Ostrica Belon, sorbetto alla Coca Cola e salsa di pop corn) proposta adatta ai palati più allenati. Con Il granchio nel bosco (Insalata calda di funghi cardoncelli, spalletta di vitello e granciporro) torniamo verso soluzioni gustative più lineari, che mette in luce un filo conduttore che emergerà con forza nel corso del pasto, la grande capacità d’utilizzare fondi, salsi e brodi per impreziosire il sapore di ogni piatto.
I profumi della terra (Carnaroli mantecato con burro all’alloro, crema di rucola e polvere di morchelle) è probabilmente l’assaggio più piacevole del percorso, un risotto cotto e mantecato alla perfezione che dona una fondamentale nota acida che rinnova il piacere boccone dopo boccone. Giunge poi in tavola il secondo, Autunno a caccia (Germano laccato, coscia arrostita e funghi porcini), altra eccellente valorizzazione dei fondi di cottura e del sapiente utilizzo di uno degli ingredienti autunnali per antonomasia, il fungo. La chiusura è naturalmente affidata ad una nota dolce con il dessert È sbocciato il cioccolato (Cioccolato, rosa, pistacchio e caramello), un gioco che unisce tecnica e gusto.
Mi View Restaurant
Via Achille Papa 30, Milano
https://miview.it/experience/
Giorni e orari di apertura
Da martedì a sabato
Pranzo: dalle 12.30 alle 15.00
Cena: dalle 19.30 alle 23.00
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