Un luogo particolare, affascinante, un vero regno del design: il posto più indicato per parlare di chi, con la sua forma, da sempre affascina gli appassionati grazie alle linee tonde e rassicuranti, ben definite ed al tempo stesso golose. Il prossimo 15 novembre all’interno di FICO (Fabbrica Italiana Contadina), il parco agroalimentare che aprirà i battenti nell’area del CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna), il Consorzio Mortadella Bologna inaugurerà un innovativo progetto, la “Fabbrica trasparente”, che consentirà di poter osservare a tutte le fasi produttive, senza filtri, per scoprire come si ottiene la Mortadella Bologna IGP.
Un luogo davvero completo, dalla linea produttiva alla parte educativa (grazie a brevi filmati che spiegheranno tanti segreti del mondo della Mortadella), senza dimenticare il “Mortadella Bar”, all’interno del quale si potrà gustare il prodotto in tante differenti declinazioni ed interpretazioni ed infine lo “Spaccio”, nome vintage ed un po’ romantico, per indicare il luogo nel quale si potrà acquistare il prodotto, anche affettato al momento.
Come detto in apertura di post, la conferenza di presentazione della “Fabbrica trasparente della Mortadella” è avvenuta negli avveniristici spazi della Triennale di Milano: a me è toccato un doppio ruolo, quello di moderatore nella prima fase che ho definito “teorica”, e che ha consentito di illustrare agli ospiti (blogger e giornalisti) le caratteristiche del progetto; nella seconda parte ho presentato alcune delle ricette che saranno nel menu del “Mortadella Bar”, assieme allo chef Dario Guidi, e poi i golosi abbinamenti proposti da Sonia Peronaci, che ha portato zucca, patate, pere e pistacchi per creare vari bicchierini con una base di mousse di mortadella, ed ha dichiarato “Amo da sempre la mortadella, quando aspettavo la mia prima bambina era il mio comfort food e, da allora, ogni volta che la assaporo mi riporta teneramente indietro a quei tempi”.
Nel corso della conferenza Corradino Marconi, Presidente del Consorzio Mortadella di Bologna, Luigi Ligasacchi, Amministratore di Mortadella World, e Carlo Meo, del Poli Design di Milano, ha spiegato attraverso immagini e parole come è nato il progetto, il suo obiettivo, e le particolari caratteristiche di design, colori, struttura e sapore che faranno della “Fabbrica trasparente”, anche grazie alla sua posizione all’interno di FICO, un vero punto di riferimento per i visitatori. “FICO rappresenta una grande sfida per il Consorzio, un progetto fortemente voluto da tutte le aziende produttrici per far conoscere ancor più da vicino e in completa trasparenza la Mortadella Bologna IGP, la sua storia e la sua autenticità che ne fa uno dei prodotti più amati in Italia e nel mondo” ha dichiarato il Presidente Marconi.
Aver l’onore di moderare la conferenza mi ha permesso di apprendere interessanti nozioni, ad esempio quelle relative al logo “IGP” (Indicazione Geografica Protetta), che identifica un prodotto originario di una regione e di un paese specifici, la cui qualità, reputazione e caratteristiche si possano ricondurre all’origine geografica e di cui almeno una fase della produzione, della trasformazione o dell’elaborazione, avvenga nell’area delimitata. Il riconoscimento comunitario costituisce una valida garanzia per il consumatore che acquistando prodotti contrassegnati dal “marchio” IGP sa di acquistare alimenti di qualità, che devono rispondere a determinati requisiti e sono ottenuti nel rispetto di precisi disciplinari. Il riconoscimento europeo costituisce, dall’altro lato, una tutela anche per i produttori nei confronti di eventuali imitazioni e concorrenti sleali (agro-pirateria).
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