Offrire uno spazio in cui la tradizione laziale possa trovare una sua chiave contemporanea: questo l’obiettivo dei quattro soci che questa estate hanno inaugurato “Manco”
Valorizzare i sapori della cucina tradizionale laziale con una rilettura in chiave personale che possa aggiungere un tocco di modernità, attualizzando il gusto di piatti ben impressi nella memoria di tutti gli appassionati della buona tavola. Questo l’obiettivo alla base di Manco, il nuovo progetto ristorativo dei fratelli Marco e Lorenzo Di Paolo, Derscariu Cosmin e Edoardo Ceccacci: un gruppo di quattro giovani cuochi che ha dato vita a questo spazio situato in via Adolfo Venturi 14, in una zona non troppo distante da Piazza Bologna.
Uno ‘spazio culinario contemporaneo romano’
Aperto nel luglio 2022, dopo il necessario rodaggio iniziale per mettere a punto menu, locale e squadra, Manco si presenta ora come un vero e proprio laboratorio gastronomico alla cui guida c’è Anastasia Paris, giovane chef che può già vantare diverse esperienze in Italia e all’Estero. “Spazio culinario contemporaneo romano”: questo l’incipit del progetto, che trova pieno riscontro nello spazio dallo stile semplice ed essenziale che può ospitare 30 sedute interne a cui si aggiungono i 20 coperti del piccolo dehors. La credenza in legno e il pavimento in cotto fanno risaltare le sedute nere e un bancone color turchese: proprio qui dalle 18 si parte con l’aperitivo, fino alle 20.
Ma il fulcro della proposta di Manco è naturalmente rappresentato dal menu della cena, una carta che racconta il territorio locale, Roma e dintorni, in una ricerca curiosa e approfondita, e poi si aggiungono quotidianamente una serie di proposte che si possono leggere sulla grande lavagna in sala, il tutto con una grande attenzione alle materie prime. Prodotti del territorio e collaborazioni con botteghe e produttori come Bottega Gamberoni, Norcineria Cecchini, Caseificio La Quercia, Felicetti, per restituire al cliente sapori decisi, della tradizione, ma con qualche tocco moderno.
La prova d’assaggio
Il riscontro della tavola è stato sicuramente positivo e, al tempo stesso, ha raccontato di una cucina alla costante ricerca della messa a punto dei piatti. Filo conduttore, una intensità dei sapori a cavallo tra umami e ricordi che probabilmente necessita di piccoli ritocchi per trovare piena espressione gustativa. Due antipasti in apertura, prima la Polpetta fritta di coda alla vaccinara con pecorino, levistico e ciliegiolo, davvero ben eseguita, dal ripieno ricco e goloso, quindi i Fegatini di pollo fritti con crema di latte al limone e cicoria di campo al mosto cotto, che con un tocco di acidità in più risulterebbero ancora più intriganti.
Anche i primi confermano le buone impressioni dei primi assaggi, con tre proposte diverse per concezione ma unite dalla rilettura moderna. I Tubetti ‘Monograno Felicetti’ in zuppa di legumi maledetti, verza e nocciole della Tuscia hanno il sapore delle serate invernali, gli Gnocchi alla romana con ragù di coniglio alle erbette sono un riuscito omaggio contemporaneo alla nostalgia di un piatto sempre meno presente in tavola, il Risotto alla camomilla e salvia con tartare di agnello e caprino una proposta che sottolinea la voglia d’osare da parte di Anastasia.
La chiusura è affidata prima alla Guancia di manzo con purea di pere e gremolada, una vera e propria carezza per il palato grazie a sapore e consistenza, quindi alla calibrata dolcezza del Budino di latte con finocchiella selvatica e olio di Canino, un boccone dal retrogusto bucolico e dal grande impatto olfattivo. Ad accompagnare i piatti una carta dei vini (che conta bianchi, rossi e bollicine) e una ben più consistente selezione di amari e liquori.
Contatti
Manco
Via Adolfo Venturi 14, Roma
https://www.facebook.com/mancoristorante
Tel.: +39 339 5694998
Aperto dal martedì al sabato dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 18 alle 22.30.
Domenica anche a pranzo
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