Senza quasi accorgersene è già passato un anno ed è di nuovo ora di presentare la guida Street Food del Gambero Rosso. Il successo di questa riuscitissima pubblicazione è dovuto al momento storico della gastronomia italiana, che di fianco a stelle e stellati riscuote il gradimento sempre più ampio per la cucina della tradizione regionale italiana.
Capace di far capolino dalle tovaglie a quadretti, icona simbolica di quel gusto popolare a noi tanto caro, lo street food con le sue chicche di cui il territorio nazionale è così ricco, si rivela in strada, dove libero da posate ed apparecchiamenti esplode in tutta la sua debordante prelibatezza.
Più che di tendenza si tratta di una vera e propria riscoperta da parte del grande pubblico, resa anche possibile dall’intraprendenza dei tanti operatori del settore che unendo la passione per le tradizioni popolari ad una coraggiosa imprenditorialità, portano al pubblico queste delizie popolari rivisitandole in chiave attuale.
La seconda edizione della guida si presenta più ricca rispetto alla precedente, lo sforzo editoriale è stato volto a scandagliare sempre più il territorio in lungo e in largo, con il risultato di scovare più di 100 nuovi indirizzi per un totale di oltre 400 segnalazioni che da quest’anno includono anche i dolci da passeggio, gelato in primis.
La guida include inoltre 20 ricette di cibi da strada tradizionali e una panoramica dei mercati sparsi sul territorio, naturale vetrina dei prodotti tipici. A margine della presentazione si è svolta la consueta ghiottissima degustazione di molte tra le leccornie incoronate come campioni regionali.
Tra tutte queste magnifiche espressioni di identità territoriale, le preferenze personali sono solamente legate alle sfumature su cui è tarato il proprio palato. Per quanto mi riguarda, ho trovato strepitosi i salumi de la “Bottega di Perugia” così come i prodotti da forno dei molisani “Panificio Antichi Sapori di Patriarca” e la deliziosa focaccia con cipolla dei liguri “Priano”.
La semplicità delle olive ascolane “Le pallette di Giorgio” anche nella versione al tartufo e al farro, lontanissime parenti nobili di quelle ben note e obbrobriose largamente distribuite con questo nome, o le polpette di melanzane dei calabresi “Siamo Fritti”, estremamente delicate come raramente si presenta un prodotto di frittura.
Se però dovessi per forza esprimere una preferenza, questa andrebbe senza dubbio al panino vegetale dei pugliesi “Mezza pagnotta”, per una proposta che deflagra di gusto al palato ottenendo il massimo da prodotti dai quali raramente si riesce ad estrarre tanta golosità.
La lista dei premiati campioni regionali:
VALLE D’AOSTA
Panizzi Cheese & Wine Courmayeur (AO)
PIEMONTE
Gofreria Piemonteisa Torino (TO)
LIGURIA
Priano Voltri, Genova (GE)
LOMBARDIA
Sciatt à porter Milano (MI)
VENETO
La Torre Verona (VR)
TRENTINO ALTO ADIGE
Bozner Brot Bolzano/Bozen (BZ)
FRIULI VENEZIA GIULIA
Street Food Trieste Trieste (TS)
EMILIA ROMAGNA
Kalamaro Piadinaro Riccione (RN)
TOSCANA
Il Lampredotto Lorenzo Nigro Firenze (FI)
MARCHE
Le Pallette di Giorgio Ascoli Piceno (AP)
UMBRIA
La bottega di Perugia Perugia (PG)
LAZIO
Dess’Art Roma (RM)
ABRUZZO
Antica Porchetta di Campli Campli (TE)
MOLISE
Panificio Antichi Sapori di Patriarca Agnone (IS)
CAMPANIA
Fratelli Mascolo Gragnano (NA)
PUGLIA
Mezza pagnotta Ruvo di Puglia (BA)
BASILICATA
Pane & Pace Matera (MT)
CALABRIA
Siamo Fritti Cosenza (CS)
SICILIA
Fud Palermo (PA)
SARDEGNA
Retroburger Cagliari (CA)
Premi speciali
Il Panino dell’anno
Lo Speciale
di Generi Alimentari Da Panino
Modena
Street Food da chef
Al cuoco che ha rivisitato nel modo migliore e originale un piatto tipico dello street food
L’Arancino con ragù di triglia e finocchietto selvatico di Pino Cuttaia
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Mamma quanto ci siamo divertiti l'anno scorso by "la folperia"
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