L’ultima uscita editoriale del Gambero Rosso è di quelle che fa particolarmente piacere. Evidenzia il tema principale del discorso sul vino intrapreso in questo blog oramai più di un anno fa: parliamo della possibilità di godere di questo fantastico prodotto italiano senza dover per forza chiedere un mutuo.
La guida “Berebene 2014” rappresenta un prezioso strumento per scovare tutta la grandissima qualità che si nasconde nella fascia dei prezzi contenuti. Ben 2500 vini sotto i 10 euro, per una moltitudine di etichette capaci di esprimere l’intero territorio italiano, isole comprese. Una guida che trova pochi rivali tra quelle proposte dagli altri editori, spesso più impegnati a magnificare soltanto le cantine più eccellenti e conosciute.
Lo strumento è molto interessante per diversi motivi: innanzitutto porta alla ribalta tantissime cantine che spesso anche per logiche di mercato non ce la fanno a conquistare le luci della ribalta rimanendo un po’ defilate, ma alle quali corrisponde la grande passione e l’amore dei produttori, capaci di portare avanti il loro lavoro con tutta la dedizione che questa espressione della creatività umana merita.
Parliamo spesso di cantine che si collocano tra le produzioni contenute e quelle più massicce, in bilico tra l’artigianale e l’industriale, assicurando una dimensione ancora umana a tutte le pratiche della vinificazione spesso condotta ancora da questi imprenditori, presenti giornalmente in cantina a verificarne i risultati tra un passaggio e un altro. Ma anche le cantine di dimensioni più grandi sono presenti nella guida, dedicando alle versioni sotto i 10 euro la stessa attenzione e cura che si riscontra nelle linee di pregio.
La guida accompagna idealmente l’appassionato nel passaggio frequente dall’attenta ricerca tra gli scaffali della GDO all’approdo in enoteca, nella ricerca di una qualità superiore ma a costi contenuti. Ed è proprio questo il suo punto di forza, la ricerca di quelle bottiglie che assicurano il meglio di ogni territorio a costi sostenibili, rendendo un servizio a tutto il movimento enoico e veicolando il popolo dei consumatori verso una qualità a poco a poco sempre più alta.
Le pagine della guida evidenziano la capacità del territorio italiano di produrre ottimi vini dal grande rapporto qualità/prezzo per ogni tipologia di consumatore. La degustazione allestita alla “Città del gusto” per la presentazione della guida ha visto un’ampia rappresentanza delle cantine coinvolte e di molti produttori tra i banchi d’assaggio, intenti a spiegare peculiarità e curiosità produttive dei loro vini.
Molti i prodotti da vitigno autoctono ad ulteriore riprova del carattere territoriale che questa fascia di prodotti punta ad esprimere, uno per tutti la “Tintilia ‘11” prodotta dalla cantina molisana “D’Uva”. Tanti i vini degustati, come sempre in questi casi menzionarne solo alcuni potrebbe essere riduttivo, tuttavia tra le preferenze vanno sicuramente i “Verdicchio” delle cantine Belisario e Colonnara, capaci di esprimere le diverse sfumature dei territori di produzione (Matelica il primo, Castelli di Jesi il secondo) e sempre nel territorio Marchigiano i vini della cantina Conti di Buscareto.
In Umbria, il “Montefalco Rosso ’09” della Cantina Romanelli, un blend di Sangiovese con caratterizzazione di Sagrantino e chiusure di Merlot e Cabernet Sauvignon. Più a Nord la Cantina “Clavesana” in Piemonte, con i suoi Dolcetto e Dogliani dai richiami immediati agli abbinamenti territoriali, tipo uno splendido bollito in diverse opzioni di salsa.
Anche il Lazio ha mostrato in questa fascia di mercato i progressi che negli ultimi anni lo vedono in rimonta a livello qualitativo. Il Frascati scrollandosi di dosso il poco gratificante appellativo di “vinello” si è presentato in ottime versioni come il “Fontana Candida Frascati Sup. Santa Teresa” vincitore dell’oscar qualità prezzo nazionale per i vini bianchi, o il “Frascati Sup. Poggio Verde ’12 Principe Pallavicini” vincitore dell’oscar qualità prezzo per i vini del Lazio, due ottime bottiglie che dimostrano sia l’impegno dei produttori nell’interpretare in maniera più qualitativa il territorio Laziale, sia quanto questo sia enormemente vocato ed in grado di riservare molte sorprese in futuro. Sarebbero stati tutti meritevoli di assaggio ma con la guida in tasca sarà possibile individuarli durante l’anno in enoteca.
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze rendendo personalizzata la tua esperienza di navigazione. Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi. Acconsenta ai nostri cookie se continua ad utilizzare il nostro sito web.
Quando visiti un sito Web, esso potrebbe archiviare o recuperare informazioni dal tuo browser, principalmente sotto forma di cookie. Gestisci di seguito le tue preferenze.
Lascia un commento