Domenica mattina, orario da temerari, l’insolita ma piacevole location del Circolo degli Artisti, un bel meeting sulla pizza organizzato da Vincenzo Pagano (Scatti di Gusto) per permettere ad un gruppo di mattinieri appassionati di poter conoscere e capire i segreti di un’arte secolare.
Gino Sorbillo è oramai una star, spesso in tv, ma conoscendolo di persona se ne possono apprezzare la grande umiltà e semplicità. Arriva in orario e saluta tutti, da un’occhiata al forno e lo avvia senza cambiarsi, maneggiando la pala in giacca ed occhiali da sole. Prepara con cura e meticolosità la sua postazione, risponde alle mille domande sui vari ingredienti, prepara mozzarella, basilico e salame come fossero oggetti preziosi.
Inizia con una calzone ripieno, ed è subito magia: i gesti, la consistenza dell’impasto, il perché di tante piccole cose (l’assenza di sale, la ricotta mista mucca-pecora, come spalmare il ripieno, come chiudere la pizza). La adagia all’inizio del forno, perché dovrà cuocere anche all’interno e quindi ha bisogno di temperatura meno aggressive.
Neanche il tempo di scattare alcune foto al piatto finale ed ecco che irrompe Gabriele Bonci, enerigico, allegro, un intrattenitore della pizza. Durante la sua preparazione non mancano le risate, le frasi ad effetto, ma anche spiegazioni molto meticolose sulla preparazione dell’impasto (fatto rigorosamente con il farro, ad una temperatura controllata di 4 gradi).
Anche la sua pizza d’esordio è di grande effetto: una tatin o meglio, la sua “pizza rovesciata”, nata ad un evento in Spagna, durante il quale al povero Gabriele fecero trovare dei forni ad dir poco inadatti per la pizza. Carta da forno, olio extravergine, poi il basilico, quindi i pomodorini e la cipolla bianca di Fondi, messa a marinare con olio, origano e ginepro per 2 giorni (!!). Poi, a coprire, l’impasto.
La giornata è proseguita tra decine di pizze napoletane, in tutte le sue declinazioni, e molte focacce romane, preparate tra una miriade di domande degli appassionati (a che temperatura devo cuocere la pizza a casa? Che pomodori uso? Che farina? Quanto tempo deve lievitare l’impasto?). Una bella giornata, un bel clima, persone interessate, 2 maestri che hanno trasmesso passione e tecnica. Un esperimento sicuramente riuscito e che potrebbe aver tenuto a battesimo una serie itinerante di lezioni sulla pizza.
bellissima giornata complimenti
sopratutto una giornata gustosa! :o)
….quanta invidia…quella sana, ovviamente!!!
Penso proprio che sia stata una bellissima giornata e grazie per il bel resoconto.
guarda, potrà sembrare una frase fatta ma, bontà delle pizze a parte, il bello della giornata è stato scoprire quanto Gino e Gabriele siano persone alla mano, sembrava di conoscerli da sempre. Ciaooo
Finalmente sono finite le foto!!!! Non è possibile farsi del male! Pagherei non so quanto per partecipare a questi incontri!!!! Intanto mi guardo queste pizze e mi consolo!
Hai ragione, questa sequenza di foto è come una coltellata…. immagina me, a 2 passi da loro e che per seguire fedelmente la dieta mi sono accontentato di 2 minuscoli pezzetti di pizza…