Gli incontro migliori, spesso, si fanno per caso. Per farvi capire quanto sia stata casuale la scoperta del ristorante di cui voglio parlare oggi, vi elencherò i passi che hanno portato me, Antonella e Simone da “Arco Luna” a Labro, in provincia di Rieti.
Chiedo a mia madre, per Natale, di regalare una mini-vacanza a me ed Anto. Sceglie il tipo di vacanza, la struttura (a proposito, siamo stati nel B&B “L’Uliveto” a Montebuono, in provincia di Rieti, la signora Luisa è una splendida padrona di casa), andiamo lì, scegliamo tra 10 possibili destinazioni cosa vedere nelle vicinanze e scegliamo Labro.
Sabato mattina, splendida giornata. Labro è posizionata nella parte nord del Lazio, a circa 600 metri di altitudine, ed è davvero molto bella. Arroccata, possiede il fascino delle “città deserte”, poiché conta poco meno di 400 abitanti. Case in muratura, tanti scalini, il continuo saliscendi che ti porta per vicoletti e viste mozzafiato.
E’ ora di pranzo, stiamo per andar via ma ci imbattiamo nell’Arco Luna. Decidiamo di fermarci per il pranzo, nella speranza che si possa cucinare qualcosa anche per Simone. Il colpo d’occhio è immediato: tutte le sale sono arredate con mobili dei primi anni del ‘900, le cose più recenti sono degli anni ’20. L’insieme di elementi antichi e solenni crea un’incredibile eleganza.
I 2 gestori, fratello (responsabile di sala) e sorella (chef), sono gentilissimi e cordiali, appassionati, spiegano nel dettaglio ogni piatto, ingrediente, ricetta. Producono autonomamente quasi tutte le materie prime che utilizzano per i loro piatti, ed il palato se ne accorge subito.
Apriamo il pranzo con un tagliare di salumi misti, ricotta locale e formaggi. Alcuni salami sono eccezionali, così come la ricotta. A Simone viene preparato il Pancotto, piatto che ha caratterizzato l’infanzia di Antonella e che io non conoscevo. Mollica di pane, tuorlo d’uovo, parmigiano, olio. 4 ingredienti, semplicità, il sapore della tradizione, forte e penetrante.
Il primo piatto sono delle fettuccine al tartufo, ottime di fattura, forse leggermente asciutte, ma comunque gustose. Chiudiamo il pasto con una coscia d’anatra cotta al vapore con riduzione al vino rosso, un piatto sorprendente per la cottura della carne, che risulta morbidissima.
Un posto davvero piacevole, raffinato ma che non intimorisce, sembra di essere in un ambiente familiare, e la decisione di puntare su materie prime di qualità si rivela vincente. Non so quanti di voi hanno intenzione di fare una passeggiata a Labro, ma se vi dovesse capitare d’andarci, mettete in conto una visita da Arco Luna.
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bellissimo…grazie per le foto