Da bambino lo identificavo esclusivamente con il “Rabarbaro Zucca”, amaro molto in voga negli anni ’80 anche grazie ad una importante campagna pubblicitaria. Crescendo ho imparato a conoscere ed apprezzare il Rabarbaro soprattutto grazie alle proposte creative ed innovative degli chef che lavorano in ristoranti che fanno dell’alta cucina un marchio di fabbrica. Ricette dolci e salate, cottura al forno e in padella: una inaspettata versatilità per questo prodotto di stagione.
Ecco il mio articolo completo su Il Giornale del Cibo.
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