Ricordo con grande affetto il cosiddetto “Pranzo della domenica“. Era il giorno in cui si attendeva l’arrivo dei nonni e degli zii (o magari si andava a casa loro), per mangiare con loro i piatti “importanti”, quelli dalla preparazione lunga, o più sostanziosi, che la mamma poteva cucinare per l’appunto solo quando avevo tempo a disposizione.

L’antipasto, il primo (spesso al forno), l’arrosto, i tanti contorni, il dolce. Una tradizione che si sta purtroppo perdendo, tra i tanti impegni, le famiglie meno numerose e spesso dislocate su più città lontane tra loro. Gordon Ramsay però tiene a questo giorno, per lui è ancora importante, al punto da dedicargli un libro.

Il pranzo della domenica è per l’appunto una delle fatiche “letterarie” del vulcanico chef scozzese, che dedica ancora oggi questo giorno alla famiglia, al piacere di riunirsi, al cucinare assieme, al potersi trattenere a tavola senza fretta.

Molti menù, tutti ben strutturati (antipasto, primo (e secondo) o piatti unico, contorno e dolce), per tutti i gusti: dalla carne al pesce, dalle verdure alle cotture lunghe, dai dolci ai piatti più semplici. Alcune volte capita di imbattersi in ingredienti poco diffusi da noi, ma è chiaro che una delle caratteristiche delle ricette di Ramsay è quella di poter essere personalizzate ottenendo (quasi) sempre un buon risultato.

E’ un ricettario che consulto spesso, proprio di domenica, perchè mi piace non perdere il senso di questa tradizione, così importante nella mia famiglia d’origine e che mi piace trasferire nella famiglia che sto costruendo. Probabilmente non cambierà il vostro modo di cucinare, ma potrà darvi molti spunti interessanti.

Gordon Ramsay

Il Pranzo della Domenica

Guido Tommasi Editore

29,90