“Franceschetta58 è la sorella minore dell’Osteria Francescana. Influenze delle tradizioni culinarie italiane e dei numerosi souvenir raccolti intorno al mondo si incontrano e si mescolano, fino a fondersi nella dispensa contemporanea che fa della Franceschetta58 un locale semplice ma allo stesso tempo inusuale“.
L’incipit presente nel sito ufficiale del locale modenese di Massimo Bottura (chef e patron de L’Osteria Francescana, 3 stelle Michelin) racconta in modo diretto l’essenza e la filosofia culinaria del locale. Tecnica, ricerca e istinto quali elementi per realizzare un menu intrigante, studiato anche per poter viaggiare ed arrivare nelle nostre case. Oggi infatti su #Mahometto parlaremo della Box della Franceschetta58 e di come utilizzare il contenuto per preparare ottimi piatti. A raccontarcelo è la mia amica Cristina, che ha ricevuto la Box nella sua casa di Milano.
Da Modena a Milano
Milano è opportunità, e anche se il Covid ha limitato (in realtà eliminato del tutto, per un periodo) le tradizionali uscite serali, ecco che lei sa stupirti e ti permette di fare esperienze che, forse, altrimenti non avresti avuto la possibilità di fare. Ma a completare il tutto serve anche un po’ di fortuna e la mia è di conoscere persone speciali.
Ore 11 di un sabato apparentemente normale di maggio, ecco che arriva un pacco inaspettato, la sorpresa appunto. Al suo interno due box e delle istruzioni, mittente: FRANCESCHETTA58. At home si sa non è semplice ricreare gli stessi sapori ed emozioni che si provano nel gustare un piatto in un ristorante, ma grazie alle informazioni dettagliate fornite è stato tutto più semplice.
La preparazione dei piatti
Dopo qualche minuto, necessario per organizzare il tutto, eravamo pronti per iniziare. La Focaccia alle cipolle, riscaldata per qualche minuto in forno, era croccante e soffice allo stesso tempo, quasi come se fosse stata appena sfornata. Abbiamo poi assaggiato i Maccheroni al ragù bianco di mora romagnola, galletto e agnello serviti con una spolverata di pecorino riccio che avvolge il tutto e richiama alla mente quei sapori di casa.
La Lingua di manzo cotta a bassa temperatura viene servita con una salsa al vino rosso e tartufo che ne esalta la tenerezza e il sapore delicatamente aromatico. A essa si aggiunge un Burger, diverso da quelli che mangiamo di solito: parlo infatti di un EMILIA Burger accompagnato da due salse: una verde al prezzemolo e una salsa maionese al balsamico: SPAZIALE!
Dulcis in fundo (e che dulcis) la Torta sabbiosa con crema al mascarpone e marasche calde. Il caldo della torta e la freschezza della crema sono il connubio perfetto per concludere una giornata sorprendente.
Sicuramente gustare questi piatti a Modena (e magari con la compagnia giusta) avrebbe avuto tutto un altro sapore, ma l’esperienza resta comunque senza eguali! Un trionfo di sapori e accostamenti nuovi, mai sperimentati prima che hanno creato in noi una bellissima sensazione e tanta voglia di provare ancora esperienze come questa.
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