di Bruno Fulco
Tipologia : Bianco I.G.T.
Vitigni : Pecorino 100%.
Titolo alcolometrico : 13%
Temperatura di servizio : 12°
Produttore : Cantine Bove
Prezzo : 4,00 – 5,00 Euro
L’estate sta finendo, diceva un celebre motivetto che per chi non è proprio più un “ragazzino” ha rappresentato il tormentone di un’estate oramai lontana. Ebbene non potevamo far finire la stagione prediletta per la degustazione dei bianchi senza parlare di un vitigno tra i miei preferiti negli ultimi anni, di quelli vinificati per regalare bevute non impegnative ma allo stesso tempo generose dal punto di vista gustativo.
La vastità del patrimonio ampelografico italiano è in grado di regalare queste e ben altre sorprese, perciò capita che un vitigno, il Pecorino, che per molti anni è rimasto relegato ai margini, vittima in terra d’Abruzzo per quello che riguarda i Bianchi, della supremazia quasi esclusiva del Trebbiano, possa trovare una nuova e luminosa via.
Le origini di questo vitigno si perdono nel II secolo a.c., annoverato da Catone tra le varietà provenienti dalla Grecia, deve il suo curioso nome alla presenza negli ambienti dediti alla pastorizia dove sembra che le pecore fossero ghiotte delle bacche precoci di questo vitigno. La sua area di diffusione spazia tra le Marche e l’Abruzzo dove ha trovato il suo spazio produttivo, ma ne rileviamo piccole produzioni anche nel Lazio, Toscana e Liguria.
Il Pecorino è una recente ri-scoperta da parte dei produttori infatti pur essendo catalogato ufficialmente tra le varietà nazionali fin da 1870, ha subito via via un progressivo abbandono dovuto alle sue caratteristiche di bassa resa che hanno spinto i viticultori a seguire le tendenze di settore provvedendo a sostituirlo con vitigni più produttivi, fino a rischiarne l’estinzione negli anni ’80.
La rinascita del Pecorino è dovuta ad alcuni coraggiosi produttori delle due regioni che hanno puntato su questo vitigno, contendendosi oggi i meriti della ritrovata ribalta. Il primo vino imbottigliato con il nome Pecorino è datato 1996 ad opera del produttore abruzzese Luigi Cataldi Madonna, ma è anche vero che il primo vigneto impiantato a Pecorino è opera di Guido Cocci Grifoni nelle Marche; di fatto però nel 2001 nasce la Doc marchigiana Offida che ne tutela la ri-nascita.
Nella sua nuova vita il Pecorino è vinificato quasi sempre in purezza, ottenendo un vino di buona struttura dotato di buon tasso alcolico e acidità marcata, caratteristiche che consentono a diversi produttori di operare anche vendemmie tardive e adatte anche ad un breve invecchiamento.
Comunque lo si vinifichi questo vitigno è stato capace di ritagliarsi un suo spazio ed attrarre sempre più appassionati grazie al suo gusto morbido ma deciso ed alla sua versatilità, che lo rendono un vino disponibile ai più svariati abbinamenti ed anzi, ne suggerisce sempre di nuovi. Sicuramente è indicato con primi saporiti, secondi di pesce anche elaborati, carni bianche ma anche con preparazioni di verdure e funghi. Tra le diverse proposte di Pecorino disponibili nei supermercati, uno di quelli che prediligo è il “Pecorino Terre di Chieti” dell’Azienda “Cantine Bove” dal gusto deciso ma senza rinunciare alla morbidezza e dal piacevole sentore di frutta matura in una buona persistenza.
Delle preparazioni presenti nel blog lo proverei con:
ignoranza profonda la mia, non conoscevo questo vino!!! devo aggiornarmi immediatamente
dal nome dovrebbe essere una squisitezza….