di Bruno Fulco

Se parliamo delle grandi realtà del mondo del vino Italiano, non possiamo certamente ignorare il gruppo vinicolo Santa Margherita, nato dall’illuminazione imprenditoriale del conte Gaetano Marzotto, che pensò di estendere  i successi ottenuti alla guida dell’omonimo gruppo tessile alla realtà agricola, applicandovi la sua visione innovatrice che in circa 80 anni ha portato il gruppo ad affermarsi come una delle realtà di successo del proprio territorio.

Siamo in Veneto ed in particolare nei territori più vocati alla produzione enologica: il Veneto Orientale, la vallata dell’Adige e le colline di Valdobbiadene-Conegliano. L’occasione per approfondire ci giunge gradita dopo aver partecipato ai banchi d’assaggio organizzati presso l’Hotel Rome Cavalieri, dove abbiamo potuto incontrare i grandi classici di quest’ Azienda.

Santa Margherita è uno di quei nomi  sinonimo di vino italiano nel mondo, in  mercati come quello USA dove da sempre è una presenza costante e capace di affrontare con successo anche i periodi di crisi più duri. Azienda orientata all’export (58%), ha festeggiato nel 2010  il 50mo anniversario del suo prodotto più famoso, il “Pinot Grigio” nato nel 1960 da una rivisitazione della tecnica enologica che per la prima volta lo vide vinificato senza il contatto del mosto con le bucce, con il risultato di esaltarne l’elegante aromaticità, intuizione che lo ha portato (oltre ad essere un punto di riferimento nell’enologia italiana) ad esser presente almeno una volta sulle nostre tavole.

Inutile dire che per il nostro discorso di fondo è sicuramente un vino da provare per la garanzia di qualità assoluta e per la grande varietà di abbinamenti a cui si presta, in accordo ad un prezzo contenuto intorno ai 6 – 7 euro; insomma uno di quei vini con cui si va sempre sul sicuro e di facile reperimento presso le maggiori catene di supermercati.

Naturalmente tra i banchi d’assaggio abbiamo avuto il piacere di degustare le linee di prodotto dedicate ai canali di vendita diversi da quelli della GDO, in cui oltre le classiche produzioni aziendali  Chardonnay, Muller Thurgau e appunto Pinot Grigio, abbiamo avuto il piacere di conoscere altre  espressioni della qualità aziendale evidenziata ad esempio nelle versioni di Prosecco Valdobbiadene  Superiore Extra Dry “52” e  Valdobbiadene Superiore Brut, oltre all’ottimo Lison Pramaggiore Dulcedo 2008 ottenuto da uve passite che avrei il piacere di assaggiare con pasticceria secca e formaggi erborinati.

Forte della profonda conoscenza  maturata nel settore, l’Azienda Santa Margherita ha aperto i suoi confini imprenditoriali, offrendo la sua esperienza ad altre realtà vinicole confluite nell’Azienda,  presenti tra i banchi d’assaggio con i loro prodotti in cui abbiamo riscontrato gli standard qualitativi del gruppo, un fattore che rende quindi le cantine Kettmeir, Lamole di Lamole, Tenuta Sassoregale e Terreliade degne di attenzione alla degustazione.