Dal mare alla città, conservando la propria identità: il cammino professionale e personale di Antonio Gentile ha reso uomo il ragazzo il cui talento si era espresso a pochi passi dalla litoranea di Ostia, al Red Fish. Un percorso nel cuore di Roma, al 47 Circus Roof Garden, per cogliere l’opportunità di donare ulteriore solidità alla propria cucina grazie ad un progetto imprenditoriale lungimirante.
Via Luigi Petroselli è il viatico che conduce quotidianamente turisti e residenti alla Bocca della Verità ma è anche la strada che ospita il 47 Boutique Hotel, una lussuosa ed originale struttura che può vantare dalla sua terrazza una vista con pochi eguali che in alcune stagioni, al momento del tramonto, mette in scena uno spettacolo a dir poco struggente in quanto a bellezza.
Lo chef Antonio Gentile
Antonio ha lo sguardo vispo da partenopeo, è intraprendente ed appassionato, è cresciuto negli ultimi anni sotto molti punti di vista anche grazie alla recente paternità e ha accettato senza timore un ruolo che non aveva mai svolto prima, quello di coordinare tutte le attività dell’albergo per quel che concerne la proposta gastronomica, dalle colazioni al room service passando naturalmente per il ristorante. “Ho trovato una realtà imprenditoriale solida, che mi permette di affrontare fatica e difficoltà con la consapevolezza di poter fare progetti anche a lungo termine”.
La prossima acquisizione della quinta stella da parte del 47 Boutique Hotel porrà il ristorante Circus 47 sotto i riflettori, ma ciò non spaventa Gentile che anzi attende con ansia questo momento: “Si lavora tanto ma con una struttura che mi supporta sempre e con un gruppo che ho potuto formare ed allineare alla mia visione ed etica del lavoro. Ho la fortuna d’avere carta bianca, ed oltre a farmi sentire grande stima e fiducia, ciò mi consente di poter lavorare senza paletti, libero nel mio processo creativo e di poter proporre una cucina che sta crescendo in maniera graduale, partendo dai necessari equilibri per iniziare a presentare sapori più intensi, talvolta sorprendenti, per rendere la mia cucina ancora più completa”.
Il 47 Circus Roof Garden
Il ristorante, posizionato all’ultimo piano dell’albergo, nella bellissima terrazza, ha già conquistato un primo significativo traguardo: le due forchette dalla guida ristoranti del Gambero Rosso, un punteggio che premia il talento dello chef, le qualità delle materie prime, l’interessante rapporto qualità-prezzo e la solidità di una filosofia culinaria consapevole ed intrigante. Il tutto completato da una location che ha pochi eguali nella Capitale. Nella stagione invernale, quando le condizioni climatiche non consentono di pranzare o cenare all’aperto, Antonio propone i suoi piatti ai clienti nella sala situata al piano terra, dove c’è anche un bel bancone ben gestito dalla giovanissima bartender Beatrice Oliviero.
La prova d’assaggio
Antonio Gentile sa gestire ogni ingrediente e riesce a mettere in ogni tipo di portata la sua visione culinaria. Ma è indubbio che è con la pasta che lo chef ha una vera e propria marcia in più: che si secca, fresca, ripiena (preparata personalmente da lui, divenuto un vero esperto grazie all’esperienza londinese nel ristorante di Heinz Beck) non fa differenza! C’è sempre un qualcosa di particolare, dalla ineccepibile cottura all’amalgama degli ingredienti, passando per l’abbinamento di sapori sempre gratificante per il palato.
La cena inizia con una serie di gustosi assaggi: il Cannolo di triglia, il Bao con stracotto, la Mozzarella in carrozza con prosciutto d’anatra e la Spugna con gamberi e maionese allo zafferano, tanti differenti sapori e tecniche, tutti bocconi interessanti, un vero e proprio manifesto della cucina di Gentile.
Si continua con l’ottima Crema di vongole con seppie, ravanelli e cime di rapa, dolce ed acida al tempo stesso, densa e confortante, per poi passare alla Lingua, bernese, alici e maionese di alici con puntarelle, sorprendente per la cottura e la consistenza della carne, che grazie alla lavorazione perde la parte talvolta fastidiosa dell’intensità di sapore per conservarne il gusto nella sua piena accezione.
La successiva portata, Gamberi, funghi, nocciole, topinambur, castagne, un inno all’autunno, ci introduce alla “degustazione nella degustazione”, quattro piatti a base di pasta: lo Spaghettone, melanzana affumicata, scampi, arancia è entusiasmante! Cottura, mantecatura, sapidità, equilibrio, non manca nulla a questa creazione. Le Fettuccine al cacao, funghi, ragu di cervo, provolone del monaco sono un riuscito gioco di coesistenza tra ingredienti solo apparentemente dissonanti, che invece contribuiscono a formare un sapore finale di grande impatto. La Cacio e pepe, finocchio, gamberi è un piatto tradizionale con il vestito elegante, un sapore riconoscibile ma al tempo stesso rinnovato, e che con una ulteriore aggiunta di finocchio potrà acquisire la giusta dose di freschezza. Il Tortello ripieno di Genovese ha gioco facile con il sottoscritto, grazie alla riproposizione di un piatto della mia infanzia e della tradizione culinaria campana, anche in questo caso impreziosito da una veste moderna, il classico piatto che potremmo mangiare all’infinito.
Dopo l’entusiasmante percorso a base di pasta si passa al secondo, uno dei piatti che Antonio utilizza per introdurre in maniera graduale nuovi equilibri, talvolta più fragili, ma frutto di studio e ricerca. Agnello, scorzonera e cozze si fa apprezzare per la cottura della carne ed invita a riflettere per la presenza di una polvere di cozze che rompe gli schemi e che con il giusto dosaggio potrà divenire capofila del nuovo corso dello chef. La chiusura è naturalmente affidata ai dessert, Cioccolato bianco caramellato e lamponi e Cioccolato fondente e lamponi, due accostamenti già conosciuti ma ben eseguiti.
47 Circus Roof Garden
Via Luigi Petroselli 47
00186 – Roma
https://www.47circusroofgarden.com/
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