“La invitiamo alla presentazione della guida Bar d’Italia 2013“. La mail ricevuta dall’ufficio stampa del Gambero Rosso si apriva con questa frase, e lo sciocco che è in me ha pensato: beh, c’è la presentazione, la guida, faccio un po’ di foto, è sempre un bel post da scrivere, certo poi il buffet, che faranno? una gara di cappuccini?.
Ringrazio la mia curiosità che mi ha spinto ha ritagliare il tempo necessario per andare alla Città del Gusto, perchè “ho visto cose che voi umani non potrete mai assaggiare…” (cit.).
Ma procediamo con ordine. Roma, Città del Gusto, Teatro della Cucina colmo come solo alla premiazione delle Tre Forchette mi era capitato di vedere. Il Presidente del Gambero introduce la guida e spende alcune parole sulla realtà dei Bar, settore che per fortuna ha risentito solo in modo marginale della crisi economica. Poi interviene Andrea Illy che lancia una bella sfida: far diventare i bar luoghi per formare l’eccellenza nel campo del servizio rivolto al pubblico.
Le premiazioni vedono il 300mila Lounge di Lecce quale “Bar dell’Anno 2013”, e menzioni per Tuttobene di Firenze e Corrado Assenza del Caffè Sicilia di Noto. Il Murena Suite di Genova invece si riconferma per il secondo anno “Bar dell’Anno” scelto dai lettori sul web. Infine il Settembrini Cafè di Roma si aggiudica il premio per “l’Aperitivo dell’anno”.
Una sala colma di giovani entusiasti, un po’ impacciati, ma sicuramente contenti per i riconoscimenti per il lavoro scolto. Terminata questa fase passiamo quindi nella sala grande per il buffet offerto dai Bar premiati. C’è poco da fare, l’unione tra il dolce ed il salato è sempre vincente. I Bar si sono evoluti, sviuppati, non sono semplici esercizi commerciali che servono il caffè al bancone, ma si trasformano, offrendo la colazione, diventando bistrot a pranzo ed enoteche a cena.
Succhi di frutta naturali (uno all’ananas, arancia e rosmarino era fantastico!), linguine al pesto (vero, con fagiolini e patate), tramezzini, olive ascolane fritte al momento, rustici di tutti i tipi. E poi i dolci, dalla cassata (magnifica) ai cannoli, dai macarons ai muffins, dalle creme al cioccolato ad altre prelibatezze.
Il mio attuale (e rigidissimo) regime alimentare mi consente di mangiare liberamente un solo giorno a settimana, ed ho dovuto naturalmente scegliere questo quale giorno prescelto anche se, a differenza di altre volte, mi sono comportato bene, assaggiando poche cose.
In chiusura di post vorrei dedicare 2 righe ad una particolare realtà che ho potuto scoprire ieri: sto parlando C-Colzani, di Marco e Andrea Colzani, 2 simpatici ragazzi che a Cassago Brianza stanno cercando di portare avanti un discorso di “Comunità Sostenibile”: il loro più che un bar è un luogo di incontro con un’etica ecologica e ambientale, fatta di km0. Ho potuto assaggiare il loro succo ai mirtilli, davvero buono. Se avete tempo fate un giro sul loro sito.
Bella esperienza e bel reportage il tuo, ma sono basita davanti al premio conferito a Settembrini per il migliore aperitivo dell'anno. Sono di Roma, sono un appassionata di aperitivi e sono stata più volte da Settembrini. Trovo che innanzitutto, cosa fondamentale per il successo di un locale, i camerieri sono scortesi, il servizio lento e disattento, direi approssimativo. I vini serviti in porzioni minime ( e non li regalano), i bianchi spesso a temperature tiepide. Mi è capitato più volte di incappare in bicchieri poco puliti e anche gli stuzzinchini che accompagnano le bevande non sono di grande qualità…. Comunque, forse sono sempre capitata nelle giornate sbagliate 🙂
Ciao Francy, grazie per le belle parole (per il mio post). Riguardo Settembrini non saprei dirti: non ci sono mai stato per l'aperitivo, ma è chiaro che cortesia, servizio, tipologia e qualità dei cocktail, vini e stuzzichini siano verosimilmente i parametri utilizzati per le valutazioni. Sembrerebbe tu sia stata sfortunata ;o) Vado a rileggere le motivazioni, ti faccio sapere. Ciaooo
Bene, ulteriore conferma della bontà del mio gesto! Avrei portato via cose che non posso mangiare!!!! Non ti dico oggi al Taste, per fortuna erano assaggi…. Ciaooo
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Bella esperienza e bel reportage il tuo, ma sono basita davanti al premio conferito a Settembrini per il migliore aperitivo dell'anno. Sono di Roma, sono un appassionata di aperitivi e sono stata più volte da Settembrini. Trovo che innanzitutto, cosa fondamentale per il successo di un locale, i camerieri sono scortesi, il servizio lento e disattento, direi approssimativo. I vini serviti in porzioni minime ( e non li regalano), i bianchi spesso a temperature tiepide. Mi è capitato più volte di incappare in bicchieri poco puliti e anche gli stuzzinchini che accompagnano le bevande non sono di grande qualità…. Comunque, forse sono sempre capitata nelle giornate sbagliate 🙂
Ciao Francy, grazie per le belle parole (per il mio post). Riguardo Settembrini non saprei dirti: non ci sono mai stato per l'aperitivo, ma è chiaro che cortesia, servizio, tipologia e qualità dei cocktail, vini e stuzzichini siano verosimilmente i parametri utilizzati per le valutazioni. Sembrerebbe tu sia stata sfortunata ;o) Vado a rileggere le motivazioni, ti faccio sapere. Ciaooo
oddio ma come a dieta??? no via ripensaci e torna a assaggiare!!! ottimo post molto interessante
Elena era necessario! Devo resistere altri 20 giorni, poi tornerò a mangiare normalmente. Ciaooo
allora via sei perdonato resisti e sarai ricompensato
manca poco, posso farcela ;o)
se rimanevi fino alla fine dell'evento "quelle cose che voi umani" te le potevi portare pure a casa… noi siam tornati con gli scatoloni 😉
Bene, ulteriore conferma della bontà del mio gesto! Avrei portato via cose che non posso mangiare!!!! Non ti dico oggi al Taste, per fortuna erano assaggi…. Ciaooo
ah!!! che meraviglia 🙂 se non ce la fai più…. chiedi aiuto alle tue amiche blogger e ti sarà dato!
Grazie! ;o) alla prossima, ciaooo