Mi capita spesso di notare che praticamente tutte le aziende o le attività commerciali puntano gran parte della comunicazione sulla tradizione e sulle loro origini: la continuità storica come valore che gli consente di divenire un riferimento per clienti e consumatori. Indubbiamente la capacità di trasmettere conoscenza e competenza di generazione in generazione rappresenta una sfida che ha creato non poche difficoltà ad alcune realtà che sono finite nelle mani di qualche erede “difettato” che non ha saputo affrontare le responsabilità.
Di contro ci sono fulgidi esempi di aziende che da molti anni, anche secoli in taluni casi, continuano ad essere al vertice nel loro ambito. Quando poi la storia oltre ad essere di successo è anche avventurosa al limite del romanzesco, merita sicuramente d’esser raccontata. Come nel caso di Babingtons, la Tea Room Inglese aperta a Roma nel 1893 da Isabel Cargill, giovane benestante, che aprì assieme all’amica Anna Maria Babington questo luogo dedicato al tè nella Città Eterna. In questi 125 anni è accaduto praticamente di tutto: una coraggiosa donna che compie oltre un secolo fa un incredibile viaggio dall’Inghilterra alla Nuova Zelanda (e ritorno), due Guerre Mondiali nel corso delle quali il coraggioso personale di sala non ha praticamente mai interrotto il servizio, varie recessioni economiche, radicali cambiamenti nelle abitudini alimentari. A tutto questo, ed a tanto altro, sono sopravvissute le cinque generazioni che hanno portato ai giorni nostri Babingtons a sapersi rinnovare per restare il punto di riferimento nella capitale per quel che concerne il consumo del tè di qualità.
La posizione sotto la scalinata di Trinità dei Monti conferisce ulteriore prestigio ad un posto che sembra appartenere ad un’altra epoca: gli arredi, i quadri, gli specchi, le stoviglie, la cura di ogni singolo dettaglio ma soprattutto la piacevole e rilassante atmosfera che si vive all’interno del locale fanno di Babingtons un posto affascinante. Una ricca Carta dei tè apprezzata dai numerosi turisti stranieri e dalla fidelizzata clientela di residenti propone Blend esclusivi per i diversi momenti della giornata. Miscele quindi ma anche singole provenienze da India, Ceylon, Taiwan, Giappone e Cina, oltre ai 7 tè di Roma creati dai blender di Babingtons per omaggiare Roma. La Tea Room, ora gestita da Chiara Bedini e Rory Bruce, è aperta 7 giorni su 7 dalle 10 del mattino alle 9 della sera, ed oltre naturalmente ai tè offre la possibilità di poter provare piatti di impronta anglosassone: English Breakfast (uova, bacon, pomodori, funghi alla griglia e pane tostato fatto in casa con burro e marmellate), gli Scottish Scones con panna montata e marmellata di fragole o l’ampia scelta di pasticceria mignon salata e dolce e tanti altre proposte tra cui uno dei dolci per i 125 anni, la Torta Isabel, il cui nome è stato dato in onore alla bisnonna degli attuali patron, una sponge cake inglese arricchita con cioccolato bianco, vaniglia bourbon, lamponi freschi e meringhe.
Un luogo in continua evoluzione grazie alle idee di Chiara e Rory, che hanno introdotto da alcuni anni varie novità, come la Babingtons Tea Shop per acquistare i blend preferiti, l’ingresso sulla Scalinata di Piazza di Spagna che ha conferito ulteriore prestigio alla sala, uno shop online ed ora anche la possibilità di gustare alcuni cocktail preparati utilizzando i vari tè disponibili.
La mia personale esperienza da Babingtons è stata davvero interessante per un motivo molto semplice: non ho mai amato in modo particolare il tè, che ho spesso considerato un “ripiego” rispetto ad altri prodotti per la colazione o per la merenda del pomeriggio. Provare però blend dall’aroma intenso, puro, penetrante, con il racconto di Rory, assaggiare uno dei sorprendenti coktail, gustare i tramezzini preparati con materie prime a dir poco eccellenti e chiudere con la pantagruelica Torta Isabel mi ha fatto rivalutare il cosiddetto “momento del tè”.
Babingtons
Piazza di Spagna 23, Roma
Tel. 066786027
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