Campo de’ Fiori è uno dei luoghi più storici, suggestivi e visitati di Roma da residenti e turisti, una piazza di giorno animata dal mercato dove è possibile trovare ogni tipo di prodotto, alimentare e non, e che di sera di trasforma grazie ai ristoranti, i pub ed i locali presenti. La nota dolente è però costituita dalla qualità dell’offerta ristorativa, che assume i connotati di una cucina estremamente turistica che troppo spesso perde di vista l’importanza del proporre piatti che possano esser contraddistinti da grandi materie prime.
In questo contesto c’è però una vera e propria oasi del sapore: l’Antica Hostaria Romanesca, locale aperto sin dal 1939 e da 31 anni gestito dalla stessa famiglia, propone la vera tradizione culinaria della capitale grazie ad un puntuale lavoro di ricerca delle materie prime, acquistate direttamente dal proprietario nei vari mercati, e da alcune preparazione realizzate nelle cucine del locale, dalle fettuccine ai dolci, per portare in tavola sapori autentici. “Stagionalità” è la parola d’ordine che determina la tipologia di piatti presenti nel menu, e quindi in questo periodo trovano grande spazio carciofi e puntarelle. La clientela è equamente divisa tra residenti e turisti, e la maggior parte della clientela è oramai fidelizzata grazie ad un lavoro di costante qualità.
Ho visitato il locale per scoprire cosa bolle in pentola in previsione del 9 ottobre, la giornata dedicata alla “Festa delle attività in proprio” organizzata da Metro Italia. Due piatti, due capisaldi della tradizione romanesca, due prove per capire il livello di bontà delle proposte culinarie: ho scelto i Bucatini all’Amatriciana ed i Carciofi alla romana, facendo un grandissimo regalo al mio palato, soprattutto nel caso della pasta, caratterizzata da un’ottima cottura e da un sugo che ha reso obbligatoria la scarpetta. Un posto vero, autentico, dai sapori semplici ma diretti, immediati. Un’oasi di sapore in uno dei luoghi più belli di Roma.
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