di Bruno Fulco
Dopo un anno passato a ristrutturare le proprie fila l’AIS Lazio si ripresenta al pubblico romano più in forma che mai, spazzando il campo dalle voci che la volevano relegata ai margini del mondo della comunicazione del vino nella capitale. L’Associazione, che dal 1965 promuove la cultura enoica come identità univoca del territorio, lo fa in grande stile tagliando il nastro nella nuova sede operativa presso l’A.Roma Lifestyle Hotel.
Con entusiasmo e commozione per l’inizio di quella che si annuncia come una nuova era per l’Ais locale, il presidente per il Lazio Angelica Mosetti affiancata dal Presidente Nazionale Antonello Maietta, hanno presentato il ricco calendario di appuntamenti che segneranno la stagione appena iniziata. Oltre 30 i corsi di qualificazione professionale, suddivisi sul classico percorso dei tre livelli e al via in tutta la regione già da ottobre. Il mese di novembre invece, vedrà la partenza di due percorsi di approfondimento di livello assoluto nel contesto nazionale della formazione enologica. Il Master sul Nebbiolo condotto da Armando Castagno, scrittore e docente tra i più preparati del panorama italiano di settore e quello sullo Champagne, condotto da Roberto Bellini ambasciatore per l’Italia del celebre vino francese.
L’incontro ha fornito anche l’occasione per presentare il nuovo responsabile della delegazione Romana, Danilo Jesus Giglio, alla sua prima uscita ufficiale. Il nuovo delegato andrà ad occupare una posizione rimasta vacante per più di un anno, portando con se tutto l’entusiasmo necessario a garantire agli associati un calendario ricco di incontri e degustazioni, all’altezza della più antica Associazione di cultura del vino italiana.
Non poteva certo mancare il brindisi ad accompagnare l’entusiasmo dei presenti intervenuti in gran numero a festeggiare il nuovo corso. Con l’occasione è stato possibile degustare i prodotti della aziende finaliste del concorso “Filari di Bolle” organizzato dall’Ais Friulana. Tra i migliori in degustazione il metodo classico dell’Azienda Borgo delle Oche insieme agli spumanti delle cantine Dorigo, Vigna Angeli e Castello di Spessa.
Tra i vitigni più utilizzati la Ribolla Gialla, uno degli autoctoni più diffusi nella regione, spumantizzato specialmente con metodo charmat. Il connubio perfetto con i vini non poteva che venire dal territorio, quindi il prosciutto San Daniele insieme al Montasio non potevano assolutamente mancare. Entrambi ambasciatori Dop dell’enogastronomia italiana nel mondo e particolarmente apprezzati dai presenti. Una bella festa nel segno dei migliori auspici e della qualità, tratto distintivo che l’Ais mette in campo da sempre.
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