Dal 1956 la famiglia Corsini ha legato il suo nome al caffè, ed il caffè ha legato il suo aroma ad un nome, quello di Agust
Nascere a Napoli significa, nella maggior parte dei casi, avere un rapport molto intenso con il caffè. Bevuto più volte al giorno, preso rigorosamente al bar o preparato con la moka, senza zucchero o con la “cremina“, in vetro o tazzina incandescente: le mille forme che può assumere il caffè sono state tutte accolte in città. Ma sovente capita che una tradizione, che sottintende anche la conoscenza, possa limitare quest’ultima, perché esser convinti di conoscere ogni aspetto di un ingrediente, di una ricetta, di una preparazione può portare a non sentire il bisogno di studiare in maniera più approfondita ciò che si ritiene di conoscere come nessun altri.
Saper fare un buon caffè
Mi era già capitato di dover rivedere alcuni aspetti del mio personale dogma relativo al caffè: era accaduto grazie a quella nuova formula dello stare assieme chiamata “webinar“, una sorta di incontro virtuale in attesa di poter riprendere la vecchia abitudine pre pandemia di incontrarsi di persona. Fabio Dotti, che nonostante l’età e già una figura di spicco nel mondo della caffetteria (Campione mondiale all’Espresso Italiano Champion e vicecampione italiano al Gran Premio della Caffetteria) mi aveva infatti fatto scoprire l’importanza della temperatura dell’acqua da inserire nella moka, cambiando in modo radicale le mie abitudini.
Agust, caffè da tre generazioni
Questa doverosa premessa introduce il racconto della mia scoperta del mondo “Agust“: una impresa che si definisce “artigiana”, nel senso più nobile del termine e cioè “artista nel lavoro”, una realtà che si identifica con le persone che la conducono. Nel 1956 Augusto e Mariarosa Corsini aprirono un piccolo negozio di lavorazione artigianale del caffè con il motto “la più piccola torrefazione, il miglior caffè”. Nel 1967 il sempre maggiore apprezzamento del pubblico li costrinse a trasferirsi in un locale di 500mq e assumere 6 venditori, una crescita che porta la famiglia a stabilire la nuova sede in via Antonio Allegri a Brescia. Oggi i nipoti dei fondatori, Giovanni e Daniele, guidano l’azienda con il papà Marco. La famiglia Corsini continua quindi, da tre generazioni, a portare avanti la filosofia che da sempre la accompagna, basata sul rispetto per le persone e l’ambiente, oltre ovviamente all’amore e la cura artigianale per il buon caffè.
Un modo di “vivere” il caffè
Un modo di “vivere” il caffè sempre un passo avanti coi tempi, una visione avanguardista rappresentata da uno stabilimento che utilizza solo energia al 100% rinnovabile, dalla scelta di packaging a basso impatto ambientale, dalla decisione di utilizzare capsule solo compostabili e di selezionare solo piantagioni di caffè in cui il lavoro è gestito in modo responsabile. Un impegno che è dimostrato non solo dalla continua crescita dell’azienda (che oggi esporta in tutto il mondo), ma anche dalle certificazioni ottenute: Fairtrade, Impatto Zero e Biologico Ue. Nel 1999 inoltre l’azienda ha posto un’importante pietra miliare nella propria storia: una nuova linea di caffè interamente derivante da agricoltura biologica, equo-solidale e con gli incarti a impatto Zero® per l’ambiente, denominata Natura Equa.
L’Agust Coffee Academy
Agust dedica però molta attenzione e molte risorse anche alla formazione dei baristi, che ritiene da sempre fondamentale, attraverso corsi professionali in cui si insegna non solo come realizzare l’espresso perfetto o un cappuccino a regola d’arte, ma si approfondiscono anche la teoria e la percezione sensoriale delle singole miscele di caffè. A questo fine è nata l’Agust Coffee Academy, ovvero per veicolare, promuovere ed esaltare il lavoro fatto dal coltivatore prima e dalla torrefazione poi, proponendo corsi e workshop qualificanti e affidandosi a formatori di alto livello. Responsabile dell’Academy, nonché Brand Ambassador del gruppo, è Fabio Dotti, che da alcuni anni “diffonde un verbo”, quello del buon caffè.
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