Due giorni intensi, vissuti (quasi) sempre di corsa tra contest, cooking show, assaggi, interviste e per fortuna anche aperitivi e relax con gli amici. 

Il weekend che ho trascorso a Foligno per “I Primi d’Italia” è stato una vera e propria full immersion nel mondo del food, un’esperienza magnifica che spero di poter ripetere (magari cambiando “argomento” con “Quinto Quarto“, in programma a Gubbio a Novembre).

La città era invasa da stand, palchi, punti di ristoro: nell’aria odor di grano e di sugo, sulle casacche dei ragazzi che lavoravano nelle cucine i segni delle mille preparazioni. 

Appena arrivato ho fatto un giro tra le graziose vie di Foligno, per poi esser subito catapultato nel clima della manifestazione con il blog talk su “i segreti per gestire al meglio un food blog“.

Un rapido pranzo e quindi in cucina per la preparazione della ricetta per il contest. Sincronismi, caldo, postazioni da pulire continuamente, odori, tagli, cotture, imprecazioni: una cucina professionale è un luogo straordinario e massacrante al tempo stesso.

Nel pomeriggio ero in piazza, sul palco principale, con le mie fantastiche compagne d’avventura Federica ed Anna Maria (purtroppo Andrea non ha potuto partecipare all’evento): ognuno ha preparato la sua ricetta sotto lo sguardo vigile di Anna Moroni, che ha assaggiato tutti i piatti e decretato la mia vittoria, seconda gioia del weekend dopo aver scoperto d’esser nel libro di ricette della manifestazione.

Poi finalmente spazio al relax, con la splendida cena presso l’osteria “Dodici Rondini“, che ci ha permesso di scoprire un bel locale, con buona cucina, ottime bollicine e tante, tantissime risate. 

La domenica sveglia all’alba, in perfetto stile “Casa Sessa”, per lavorare in cucina in vista del cooking show con gli amici di Rovagnati.

Il tutto nello splendido Auditorium, luogo incredibile che ha fatto da location a” molti degli appuntamenti della manifestazione. 

L’ultimo impegno nel pomeriggio, addirittura in veste di giudice, per decidere la vincitrice di un concorso, quindi i saluti finali a vecchi e nuovi amici ed il ritorno a casa, con la macchina carica di pasta, formaggi, salame e vino! 

PS un grazie a Martina per l’infinita pazienza, allo Chef Fabrizio Rivaroli che mi ha guidato in cucina ed a Federica ed Anna Maria, splendide “scoperte”