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| L’Emporio delle Spezie |
Se n’è parlato molto prima, molto durante e se ne sta parlando tantissimo dopo. Ogni giornalista, magazine, rivista enogastronomica o foodblogger ha dedicato almeno 2 righe sul Taste of Roma, e quindi non posso esimermi dal mettere nero su bianco anche i miei pensieri.
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| Francesco Apreda dell’Imagò Hassler Hotel |
Non sarà solo una descrizione del luogo o dell’evento e non parlerò soltanto dell’emozione nel poter parlare di persona con tanti grandi chef. Ho deciso di porre l’attenzione anche sull’obiettivo della manifestazione e su quella che per me è stata la grande contraddizione: aprire a tutti la cucina gourmet, dare “al popolo” la possibilità di gustare piatti molto spesso inarrivabili (per i costi).
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| Giulio Terrinoni dell’Acquolina Hostaria |
Tutto molto nobile ed apprezzabile, così come si sono rivelati equi i prezzi dei vari assaggi proposti dagli chef dei grandi ristoranti di Roma. Ma, sinceramente, questo castello crolla quando scopri che semplicemente per accedere all’area del Taste si doveva pagare un biglietto di 16 euro. Somma che permetteva quindi solo l’accesso agli stand (ed un calice in omaggio…).
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| Kotaro Noda del Jumeirah Grand Hotel |
5/6 euro (o meglio, sesterzi) per i piatti erano un prezzo adeguato secondo me, ma è chiaro che una volta lì nessuno si è limitato ad un solo piatto, ed ecco quindi che in un amen il costo a persona della serata poteva superare abbondantemente i 30 euro. Ora, capisco i costi, le esigenze organizzative e logistiche, ma se un evento ha tra i propri scopi quello di proporre e diffondere un certo tipo di cucina, si deve rendere possibile l’accesso in maniera abbastanza economica, sopratutto in un periodo storico come questo.
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| Simone ed io (di spalle) a passeggio tra gli stand |
Io avevo 2 accrediti, e quindi non ho avuto questo problema, ma mi sono messo nei panni (e nelle tasche) di chi ha pagato il prezzo pieno, e mi è sembrato un tantino eccessivo.
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| Anthony Genovese de Il Pagliaccio |
Chiusa la parentesi polemica (ripeto solo per il costo d’entrata) devo però ammettere che è stato davvero piacevole poter passeggiare tra alcuni “miti” dei fornelli, poter fare domande, chiarire dubbi amletici sulla cottura a bassa temperatura, chiedere consigli e poi, come dimenticarlo, assaggiare i piatti: Antonella ed io ci siamo fermati da All’Oro (chef Riccardo di Giacinto) per gli ottimi “Raviolini di mascarpone con ragout di anatra e riduzione di vino rosso” e per il fantastico “Tiramisù di baccalà e patate con lardo di cinta senese”. Scelta azzeccata, un piacere per il palato.
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| Raviolini di mascarpone con ragout di anatra e riduzione di vino rosso |
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| Tiramisù di baccalà e patate con lardo di cinta senese |
La seconda sosta era obbligata, da troppo tempo ero curioso di poter provare la cucina di Anthony Genovese (ristorante Il Pagliaccio) ed abbiamo optato per il “Tortello con ragù di maialino da latte leggermente piccante” (eccezionale) e il “Polpo e Vitella, erbe amare e marmellata di fichi”, il piatto dal sapore più “normale”.
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| Tortello con ragù di maialino da latte leggermente piccante |
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| Polpo e Vitella, erbe amare e marmellata di fichi |
Una sosta da Trimani per un bicchiere di bianco, uno sguardo agli altri chef presi dalla preparazione dei piatti e poi via, carichi di depliant, omaggi ed idee da provare (umilmente) tra le mura domestiche.
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| L’angolo (ovviamente) dei prodotti Svizzeri |
Una bella giornata, una interessante esperienza, un evento riuscito che, mi permetto di ribadirlo, con l’accesso più economico o addirittura gratuito, sarebbe stato fantastico.
Alla prossima
Luca
Luca
concordo con te non capisco queste manifestazioni, dato che gli stand sono stati pagati dagli chef perchè voler prendere i soldi anche alle persone che fanno visita??? uno stand non costa poco a chi lo affitta e se io devo entrare e pagare e poi continuare a spendere beh mi sembra davvero esagerato. Ci vogliono mangiare troppo e troppi e chi ci rimette sono sempre i soliti. Comunque bellissima manifestazione e bellissime foto, complimenti
Elena hai colto in pieno il senso della mia osservazione: bel posto, bell'evento, grandi piatti, tutto bellissimo, ma perchè a prezzi sempre così elevati? Buona giornata, Luca
ahahah, io ci sono andata "solo" perchè il biglietto d'ingresso l'ho avuto in omaggio, anche perchè, una volta dentro, in 2, abbiamo speso 50 euro stando attenti e selezionando accuratamente cosa assaggiare!!!
Concordo con te su raviolini e tiramisù di baccalà, ma in me è nato l'amore per la cucina di Francesco Apreda….. sarà il richiamo della terra…. le sue capesante fritte sono state un esperienza extra-sensoriale!!!
Infatti la qualità dei piatti proposti era altissima, è stata un'occasione interessante per provare cose particolari. Ciaooo
Concordo con il costo eccessivo ma per fortuna io e mio marito ci siamo fatti un calcolo, Sabato sera abbiamo speso non più di 80 euro in due, ingresso e bibite comprese, sicuramente molto meno di quello che avremmo speso in uno dei 12 ristoranti presenti! (dove non so te, ma io finisco sempre x mangiare troppo!)
Mi ha fatto piacere rivederti… un abbraccio Sara
Concordo con te Sara, il prezzo complessivo è buono in relazione ai costi normalmente applicati in questi ristoranti (da Il Pagliaccio con Genovese il menù degustazione più economico costa 120 euro… a persona…), ma con solo qualche euro in meno x il prezzo d'entrata secondo me poteva esserci un successone. Anche a me ha fatto piacere rivederti, al prossimo evento! Ciaooo
Mi associo a quanto è stato detto sul costo del biglietto un pò troppo alto, e personalmente ero andata con aspettative forse un pò diverse, speravo di trovare delle reali dimostrazioni di cucina, ma le poche che c'erano erano ovviamente iper affolate; io fortunatamente sono riuscita a partecipare alla degustazione di formaggi con relativo abbinamento di vini ed è stato molto interessante…secondo il mio parare sarebbe bastate delle piccole accortezze per far diventare l'evento veramente unico e abbordabile per tutti.Un saluto Claudia
Condivido quanto dici, il mio rammarico è grande perchè davvero con pochi e piccoli correttivi poteva diventare una manifestazione indimenticabile. Ciaooo
magnifica manifestazione, ti confesso che si sono andata tutti e 4 i giorni, ciao SILVIA
beh complimenti, forse se avessi avuto il tempo anche io sarei andato più di una volta. Ciaooo
Io non ci sono andata volutamente.. sono una foodblogger strana io.. vivo in maniera diversa la mia passione!!! Son passata epr farti i complimenti dopo aver letto la tua intervista da Alessia!!! Ottima anche la ricetta che le (ci) hai donato.. buona giornata ed in bocca al lupo per tutto!!!
Ciao Claudia, grazie a te per le belle parole! Sono andato al Taste perchè spinto da una forte curiosità per i piatti di questi grandi chef. Ma apprezzo molto anche la tua scelta di vivere in modo personale, quasi intimo, la tua passione. Buona giornata a te, Luca