L’elegante Teatro della Città del Gusto del Gambero Rosso, a Roma, ha fatto da cornice alla degustazione di formaggi svizzeri, organizzata nell’ambito della premiazione per il contest “La Svizzera nel piatto” al quale anche il sottoscritto aveva partecipato (con il “Calzon Ticino” e questo profumato “risotto“).
6 formaggi, 6 vini in abbinamento, 3 differenti tipi di pane per una interessante esperienza sensoriale guidata da Mara Nocilla, alla ricerca del cosiddetto “terzo sapore”, quello che nasce dalla perfetta unione tra formaggio e vino.
La degustazione è iniziata con una presentazione della geo-localizzazione dei vari prodotti svizzeri, delle loro caratteristiche e tecniche di produzione. Una terra fertile in questo ambito, con una incredibile varietà di formaggi con un ricco e gustoso ventaglio di sapori.
Il classico Emmentaler, forse il più famoso tra i formaggi svizzeri (prodotto in forme da 80 chili) è stato gustato in una versione invecchiata 4 mesi, dal sapore dolce, di latte cotto, in abbinamento ad un pane sciapo ed un Valdobbiene (Prosecco – Extra Dry).
E’ stato poi il turno di altre eccellenze dal sapore importante, aromatico, come Le Gruyere, non dolce ma lattico, gustato con un pane di segale ed un sorprendente rosato (Marisa Cuomo, Aglianico e Piedirosso) ed il Tete de Moine, a pasta semidura, con un Falerno del Massimo (Villa Matilde).
Successivamente ho assaggiato un formaggio che già conoscevo perché utilizzato per il contest, lo Sbrinz, molto simile al Parmigiano, esaltato da uno Chardonnay in purezza (Cavalleri, Cru). Lo Sbrinz, formaggio a pasta dura, è il più antico d’Europa, prodotto con latte vaccino crudo.
Chiusura di degustazione con l’Appenzeller (molto aromatico grazie alla lavorazione con una miscela di erbe) abbinato ad uno Gewurztraminer e l’Alpentilsiter, caratterizzato dalla crosta nera, con sapore di burro, latte cotto, unito al pane di segale ed uno Nebbiolo di 6 anni.
Devo ammettere che non avevo mai partecipato ad una degustazione di formaggi in abbinamento con vini e pane, e devo dire che è stata molto interessante ed utile, per cogliere le differenze dei prodotti e la qualità degli abbinamenti, per imparare termini tecnici e fasi di una degustazione condotta in maniera professionale.
E soprattutto mi ha fatto capire che alcuni formaggi svizzeri non dovranno mai mancare nel mio frigo!
Alla prossima
Luca
Grazie mille per i dettagli sugli abbinamenti! Al prossimo assaggio di formaggi svizzeri (che avverrà presto visto che ho il frigo pieno) proverò a fare gli abbinamenti con i vini!
beh, è questo il compito di un "cronista" :o) scherzi a parte credo per il valore aggiunto per un lettore possa essere proprio il dettaglio degli abbinamenti, per poterli provare personalmente. Ciaoo
Che degustazione stupenda.. mi rammarico d'essere allergica ai formaggi mannaggia! Tutti questi abbinamenti sarebbero fantastici da provare.. vorrà dire che sarà il mio papà ad assaporarli 🙂 Un salutone e buona giornata!
adoro i formaggi, anche se cerco di consumarli con moderazione per motivi di salute ;o) abbinamenti ottimi, sorprendenti per certi versi. Buona giornata a te