Mi è piaciuta la location (Officine Farneto), mi è piaciuta l’organizzazione, ho degustato ed apprezzato un po’ di birre. Fermentazioni, il nuovo festival delle birre artigianali è stato a mio avviso un evento ben riuscito.
Avevo sentito parlare di birra artigianale alcuni anni fa, per la prima volta, da mia sorella. Laureata in chimica, assieme al compagno (stessa laurea), iniziarono a sperimentare nel box di mia madre. Mi incuriosì molto la possibilità di produrre in casa la birra, ed i primi risultati (per quanto poco alcolici), furono interessanti.
Questo fenomeno è cresciuto in maniera esponenziale nell’ultimo periodo. Sono sempre più i birrifici artigianali, che magari producono poche tipologie di birra, anche in quantità ridotte, ma sperimentando in maniera veramente ampie la gamma di possibilità produttive, dagli aromi agli ingredienti.
Tra i banchi ho trovato nomi conosciuti (Baladin su tutti) ed altri che avevo scoperto personalmente (ad esempio BrewFist con la sua SpaceMan). Io sono andato a girare tra i banchi sabato all’apertura, alle 12, e pur apprezzando quasi tutto dell’organizzazione ho potuto intuire che probabilmente, negli orari con maggior affluenza di pubblico, potrebbe esser stato difficile apprezzare le birre nel modo giusto.
Perché una degustazione di birre è equiparabile a quelle dei vini: l’appassionato non vuole solo bere, degustare, riconoscere aromi e sapori, ma vuole sopratutto parlare, scoprire, conoscere, confrontare tecniche, idee, sperimentazioni, perchè anche tra le mura domestiche possono nascere prodotti davvero notevoli.
Ma Fermentazioni non era solo degustazione: ci sono stati vari appuntamenti con produttori, dimostrazioni dal vivo, incontri per discorrere dei nuovi scenari della produzione italiana. Con tanta birra a disposizione era necessario anche uno spazio food, gestito da Stefano Callegari con il suo oramai famosissimo trapizzino e Bonci con i suoi lievitati.
Per quel che riguarda gli assaggi non mi sono orientato su gusti molto forti o con gradazioni particolarmente alte (ero con la mia compagna, in dolce attesa, e mio figlio piccolo, era meglio restar “lucidi”) ma ho potuto comunque apprezzare la SpaceMan di BrewFist (che avevo scoperto a Chieri), la Rossa di ‘Na Biretta e la Fleurette del Birrificio Italiano.
Fermentazioni può, a mio avviso, diventare un evento molto importante nel panorama food della capitale: il fenomeno della birra artigianale è in continua ascesa e può arricchirsi di nuovi prodotti, nuovi aromi che permetterebbero alla manifestazione d’offrire un panorama veramente completo.
Alla prossima
Luca
Devo far leggere questo post a mio fratello maggiore.. lui è il birraio di casa e sicuramente si luciderà gli occhi! Grazie Luca! Un abbraccio!
Non sono un grande esperto di birre artigianali ma parlando con amici che lo sono sto scoprendo che è un ambiente nel quale ci sono persone con grandissima passione, c'è sempre voglia di sperimentare, confrontarsi, è davvero interessante. Buona giornata
vero ciò che dici Luca , è un mondo in vera crescita ed ancora tanto da sperimentare !! l'evento l'ho trovato molto interessante e piacevole a azzeccata la location !! i miei assaggi ….tanti …..!! una Birra che mi ha colpito : Fuoco ..una tripel di Birra dell'eremo , ed una Birra fatta col metodo solera … le Baladin ( Nora ) e Birrificio Italiano ….sempre una garanzia di qualità !
Birre interessanti, bello spazio, manifestazione che può ancora crescere. Il mondo della birra artigianale è veramente affascinante! Alla prossima, ciaoo