Il dehors su una piazza suggestiva, un’insegna oramai storica, una brigata di cucina tutta al femminile e un nuovo menu davvero sorprendente: questa è Osteria dell’Ingegno!
Nel 2019 Osteria dell’ingegno ha festeggiato il suo venticinquesimo compleanno, anniversario raccontato dalla voce e dagli aneddoti dell’oste Gianmarco Nitti, tra i fondatori di questo longevo locale a piazza di Pietra di cui oggi è anche l’unico proprietario. Dopo mesi di aperture a singhiozzi l’Osteria si presenta al pubblico con una grande novità: il dehors su piazza. Grazie alle nuove concessioni comunali è stato possibile, infatti, occupare il suo pubblico di Piazza di Pietra, una delle più storiche della capitale di cui si possono ammirare le bellezze dell’antica Roma come il secolare tempio di Adriano.
Il nuovo dehors
Oltre ai coperti interni, confermati 32 sulla base delle norme di distanziamento, c’è la possibilità di mangiare all’esterno immersi nello scenario di Piazza di Pietra. L’esclusivo spazio all’aperto allestito davanti all’ingresso del locale conta circa 30 coperti ed è fruibile sia a pranzo che a cena (in base alle normative governative in vigore) ma anche per un suggestivo aperitivo in attesa del calare del sol tornando, così, alle origini del concept nato come vineria.
Una cucina tutta al femminile
In cucina sempre una brigata di sole donne con Francesca, Anna e Lucia, rispettivamente mamma, figlia e zia che dopo diverse esperienze lavorative in Abruzzo, loro terra di origine, hanno sposato il progetto di Osteria dell’ingegno. Ad accogliere in sala c’è il volto rassicurante di Sabrina e il fare sicuro di Marco, quest’ultimo memoria storica del posto. Paolo Latini, invece, l’ultimo ad entrare in brigata, è la punta di diamante del servizio dopo importanti esperienze da Gusto e all’Osteria degli Amici.
Il menu, connubio tra gusto e sensibilità
Il menu continua a celebrare la tavola italiana in un trionfo di ricette regionali che percorrono tradizioni e valorizzano il made in Italy. Tra gli antipasti le Melanzane a beccafico infornate pesto di basilico e alicette e le Polpettine di trippa al sugo menta e pecorino, tra i primi il Risotto mantecato con asparagi zafferano timo e yogurt greco e i Pici acqua e farina con carciofi stufati pancetta croccante e stracciatella di Andria, tra i secondi piatti il Pescato del giorno proveniente dal mercato e il Polpo arrosto su purea di fave e cicoriette di campo e le grandi carni della Macelleria Feroci. Rimangono in carta i capisaldi della cucina romana, e quindi Amatriciana, Carbonara, Cacio e pepe, mentre la carta dei vini parla solo italiano: 300 etichette con una forte presenza laziale che si aprono anche al mondo del naturale del biologico. In mescita almeno 25 referenze che ogni quindici giorni si alternano sulla lavagna.
La prova d’assaggio
Ciò che sorprende del nuovo menu è il filo conduttore caratterizzato dall’estrema eleganza gustativa: ogni piatto ha una identità gastronomica precisa ma al tempo stesso piace per l’equilibrio. Capita con l’ottimo Carciofo e Baccalà ma anche con i Calamari al vapore e giardiniera di verdure in agrodolce, ma tra i piatti più sorprendenti meritano una menzione gli Gnudi con gazpacho e la Zuppetta di pesce in guazzetto.
Contatti
Osteria dell’Ingegno
Piazza di Pietra 45
00186 Roma
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