Cuore a anima di Puglia, racchiuse nel gin ottenuto dall’olio extravergine di oliva, il Gin di Puglia.
Ho imparato e sto imparando ad amare estate dopo estate, weekend dopo weekend, da alcuni anni la Puglia. Territorio probabilmente inflazionato dal punto di vista mediatico e comunicativo, ma che sicuramente non può essere definitivo sopravvalutato: perché la varietà e l’intreccio di ambientazioni e paesaggi, materie prime e tradizioni, borghi e mari, spiagge e volti, crea un caleidoscopio umano ed emotivo con pochi eguali.
Una terra quasi sconfinata che abbraccia popoli diversi ma uniti dal rapporto viscerale con le proprie origini. E questo stesso popolo sta riuscendo a sviluppare un intrigante connubio tra tutto ciò che ha legami con epoche lontane ed altri elementi che nascono guardando al futuro. E quindi tra iconici panzerotti e frise, tra gustosi pomodori e l’oro liquido (l’extravergine d’oliva), trova ora spazio anche una inusuale proposta alcolica, quella del Gin di Puglia.
Le origini dell’idea
Un’idea nata per caso nel corso di un viaggio di ritorno dal Salento verso la zona del foggiano, attraversando i campi e ammirando uno dei tesori di Puglia, gli ulivi. “Nessuno aveva mai pensato prima ad un Gin per la Puglia, e cosi ci siamo detti, perché non lo facciamo noi?”: questo l’interrogativo di partenza che ha portato Valentina Delli Carri (Bar Lady presso l’Enoteca Uvarara di Foggia), Ettore Pacilli (Chef e ideatore della segretissima ricetta di Gin di Puglia) e Pellegrino Riccio (Agrotenico e appassionato della terra) e decidere di affrontare questa sfida.
Il territorio e la lavorazione
Gin di Puglia nasce quindi a Troia, nel cuore della Puglia dei borghi, delle distese di grano e degli uliveti verdeggianti. Prodotto dalla miscela di botaniche e olio extra vergine di oliva, nasce dal grano col classico metodo London Dry, caratterizzato da una base alcolica costituita dal distillato di grano biologico in cui vengono lasciate poi in infusione le botaniche. Ginepro, coriandolo, radici di liquirizia e foglie di ulivo vengono messe in infusione nel distillato base e seguono un processo di ulteriore distillazione che preserva aromi e profumi. Infine si procede ad un’ulteriore distillazione con l’olio extra vergine di oliva. Da questo processo nasce il Gin di Puglia con i suoi piccoli lotti imbottigliati a mano.
Le caratteristiche
La scelta degli ingredienti utilizzati è precisa, finalizzata ad elevati standard di qualità, rigorosamente di origine biologica; questo è uno dei punti forza del Gin, dalla terra alla distilleria. Ogni bottiglia è unica, a testimoniare l’affascinante natura artigianale di un prodotto molto profumato all’olfatto, con un forte richiamo all’odore delle olive appena spremute, le sere d’estate, il pane e pomodoro. Aromatico, grazie al ginepro e alla liquirizia, balsamico e secco, la sua beva si presta anche ad una degustazione liscia e ad interessanti abbinamenti con cibo. Al palato sorprende con note forti ma bilanciate, anche nel lungo finale il sapore persiste. In poche parole, un degno rappresentante della sua terra d’origine.
Scheda Tecnica
Metodo: London Dry
Provenienza: Puglia (Italia)
Distilleria: Russo (Salerno)
Quantità: 500 ml
Gradazione: 43%
Botaniche: ginepro, coriandolo, radici di liquirizia e foglie di ulivo
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