Ho conosciuto Igles Corelli nell’ottobre del 2011: ero uno degli allievi del primo corso professionale da chef presso la scuola “Les Chefs Blancs” di Roma, e lui ricopriva il ruolo di Direttore didattico. Per un giorno noi aspiranti chef divenimmo la sua brigata e fu subito chiaro quanto avrei imparato in un solo servizio. Corelli è un uomo incredibile, un mostro sacro della cucina italiana, uno che ha fatto la storia con i ristoranti gestiti in passato (il Trigabolo) e quelli presenti (Atman), una persona preparata, appassionata, estremamente disponibile e che possiede la rara capacità di riuscire a trasmettere i concetti più complicati in modo semplice.
Questo preambolo ha fondamentalmente lo scopo di far capire che sono di parte quando si tratta di parlare di Igles Corelli e di recensire un suo nuovo progetto. Ma è anche vero che uno chef del genere non sbaglia mai un colpo. E sono convinto che anche la sua ultima sfida, “Mercerie”, sarà un successo. Un locale bello, elegante, nel quale si sviluppa il nuovo concetto di “High Street Food”, piatti di alta cucina declinati in lasagnette, bottoni e praline per consentire a tutti di approcciare una filosofia culinaria troppo spesso riservata a pochi appassionati o comunque a chi vuole spendere tanto per una esperienza stellata.
Questa prima sede (perché il progetto prevede varie aperture nei prossimi mesi), sita in Largo Argentina, offre la possibilità di provare le ricette al bancone, al tavolo ma soprattutto in un particolare packaging studiato ad hoc, per gustare le lasagnette anche a passeggio. Dalla colazione, all’aperitivo, fino al dopocena una proposta sempre diversa per ogni momento della giornata. Le piccole porzioni, accostabili in diverse declinazioni, permettono di assaggiare più sapori, a volte contrastanti, e di abbinarli in base al gusto personale. L’obiettivo è un menù sartoriale, su misura del gusto e del budget del cliente.
“Con questa nuova ambiziosa sfida – ha spiegato lo Chef Corelli – desidero dare il mio contributo ad una ristorazione che, senza rinunciare alla qualità, sia anche veloce e facilmente fruibile, ma sempre rigorosamente elegante e sorprendente”. Mercerie diverrà un formati di successo? Sinceramente mi auguro di si!
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